domenica, Ottobre 6, 2024

La Royal Family nel mirino dei cybercriminali russi

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

Nuovo obiettivo per i cybercriminali russi. Questa volta è la Royal Family a finire nel mirino della cybergang filoputiniana KillNet, appena un paio di settimane dopo che il Re Carlo aveva condannato pubblicamente l’invasione dell’Ucraina. A rivelarlo è KillMilk, il leader del gruppo criminale, che ha fatto sapere di aver attaccato il sito ufficiale della famiglia reale britannica nella giornata di domenica. Secondo quanto riferito, infatti, il sito royal.uk è rimasto fuori uso per circa 90 minuti, anche se sembrerebbe che i criminali non siano riusciti a mettere le mani su dati e/o informazioni sensibili. Nonostante questo, è chiaro che sia attualmente in corso un’indagine sull’attacco informatico.

La pagina di errore che è comparsa ad alcuni utenti del sito della monarchia britannica

Quello che lascia interdetti gli esperti di sicurezza è che il gruppo ha rivendicato l’azione criminale come un “attacco ai pedofili”, pubblicando una foto del Re Carlo accompagnato dalla scritta “hanno ucciso il nostro sito web”. In ogni caso, c’è da considerare che questa non è la prima volta che KillNet prende di mira la Royal Family, nota per essere tra i principali sostenitori dell’Ucraina nel continente, come ha ben dimostrato la visita del presidente Zelenskyj a Buckingham Palace lo scorso febbraio o il viaggio del principe William al confine tra Ucraina e Polonia, dove ha salutato personalmente le truppe.

Dal canto suo, KillNet è una cybergang nota per la sua intensa attività criminale ai danni di istituzioni governative e aziende private di tutto il mondo, oltre che per l’enorme supporto dimostrato da sempre al governo di Putin. Non c’è da stupirsi, quindi, che la dichiarazione del Re Carlo a sostegno dell’Ucraina abbia innescato un attacco ai danni del sito ufficiale della famiglia reale britannica. A parte qualche malfunzionamento, però, i server sembrano non essere stati compromessi dall’azione dei cybercriminali, che comunque dimostrano di non perdere mai occasione per dimostrare il loro supporto alla “Madre Russia”.

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

Meta, l'uso dei dati per la pubblicità non può essere indiscriminato

La Corte di Giustizia dell'Unione europea ha emesso una sentenza a favore dell’attivista austriaco Maximilian Schrems nella sua causa...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img