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Quando L’esorcista ha ormai raggiunto un’ora e mezza di durata e Chris ha persuaso Padre Karras a studiare il caso di Regan, si vede lo psichiatra ascoltare una registrazione delle voci demoniache, seguita dalla scena in cui l’assistente di Chris, Sharon, ascolta la radio, ma poi, percependo i rumori spaventosi proveniente dalla camera di Regan, indossa i tappi per le orecchie. Poco dopo Chris accoglie padre Merrin e gli offre del brandy, l’ultimo momento di pace prima di un’incessante sequenza di visioni raccapriccianti che mostrano l’esorcismo, costellato di varie visioni del demonio e della madre da poco defunta di Karras. Nella disperazione quest’ultimo chiederà all’esorcista il perché dell’accanimento del demonio nei confronti di una bambina. Prima di entrare Merrin scoprirà che il secondo nome di Regan è cattolico: Teresa.
L’epilogo della versione estesa mostra padre Dyer, amico in comune di Karras e Chris, salutarla dopo la guarigione di Regan. La donna vuole consegnarli la medaglietta della Vergine Maria di Karras, ma lui la restituisce. La breve scena rappresenta una deviazione capitale rispetto all’originale: in un film che, fondamentalmente, affronta il tema della perdita e del recupero della fede, Dyer rinnega quest’ultima, mentre nella versione originale la accetta e per estensione accoglie la religione cattolica. Quando Chris decide di conservare il santino, implicitamente afferma di aver abiurato il proprio agnosticismo.