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Sui Campi Flegrei “non stiamo trascurando alcun elemento: tutto ciò che si rende necessario, il governo lo sta facendo, d’intesa con la regione, gli enti locali e la prefettura”. Con queste parole il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci annuncia l’emanazione, a breve, di un decreto-legge sull’eventuale esodo della popolazione dei Campi Flegrei in caso di bradisismo, ovvero il lento sollevamento o abbassamento di suolo dovuto alle vicine attività vulcaniche. A detta del ministro, la pubblicazione del provvedimento sarebbe imminente: al momento, infatti, le autorità competenti starebbero affrontando le ultime formalità burocratiche prima di inviare il testo al Consiglio dei ministri (cdm).
Cosa sappiamo:
- Le misure
- I gemellaggi per i Campi Flegrei
- I gemellaggi per l’area del Vesuvio
- Il coinvolgimento dei comuni
Le misure
Al Tg1 il ministro Musumeci ha spiegato che il piano di esodo dovrà essere applicato solo al verificarsi eventi estremi di bradisismo. I punti fino ad ora annunciati del decreto presto al vaglio del cdm prevedono: l’assistenza alla popolazione ed eventuali misure di allontanamento temporaneo per i territori più colpiti dal fenomeno; l’analisi delle vulnerabilità del patrimonio edilizio pubblico e privato; la realizzazione di un piano per la comunicazione delle emergenze nel quale saranno probabilmente coinvolte le scuole; il potenziamento delle strutture e dei presìdi della Protezione civile presso gli enti locali.
Le misure andranno ad aggiungersi al piano già predisposto dalla protezione civile per l’evacuazione in caso di eruzione del Vesuvio. Musumeci ha affermato che, sebbene già esista, quest’ultimo piano dovrà comunque essere aggiornato. Se dovesse essere necessario procedere con l’esodo, i cittadini che decideranno di usufruire degli alloggi di emergenza offerti dallo stato saranno trasferiti nelle “regioni o province autonome gemellate”.
I gemellaggi per i Campi Flegrei
Come spiega Fanpage, gli sfollati delle aree dei Campi Flegrei saranno così distribuiti: quelli di Monte di Procida andranno in Abruzzo e Molise; quelli di Bagnoli in Basilicata e Calabria; parte degli abitanti di Giugliano andranno a Bolzano e Trento; mentre quelli di Soccavo saranno destinati in Emilia-Romagna. Inoltre, parte della popolazione di Chiaiano raggiungerà il Friuli-Venezia-Giulia; quella di Fuorigrotta andrà nel Lazio e parte di Marano di Napoli in Liguria. Gli abitanti di Pozzuoli andranno in Lombardia; quelli di Bacoli saranno divisi tra Marche e Umbria; parte del Vomero tra Piemonte e Valle d’Aosta; gli abitanti di Pianura in Puglia. Parte della popolazione di San Ferdinando e quella di Chiaia andranno in Sicilia, mentre quella di Posillipo andrà in Sardegna. Per gli abitanti di Quarto la destinazione sarà la Toscana, mentre parte della cittadinanza di Arenella andrà in Veneto.
I gemellaggi per l’area del Vesuvio
Le destinazioni previste per gli abitanti della zona del Vesuvio sono invece: Abruzzo, per i cittadini di Terzigno; Basilicata per quelli di Boscotrecase e Calabria per quelli di Boscoreale. I residenti a Ercolano andranno in Emilia-Romagna, quelli di Palma Campania in Friuli-Venezia-Giulia. Saranno trasferiti nel Lazio i cittadini di Ottaviano, mentre quelli di Cercola andranno in Liguria. Per chi vive a Torre del Greco e Somma Vesuviana, poi, la destinazione sarà la Lombardia. I cittadini di Poggiomarino andranno nelle Marche e quelli di Massa di Somma in Molise. Chi vive a Portici sarà trasferito in Piemonte, mentre gli abitanti di San Sebastiano al Vesuvio e Torre Annunziata andranno in Puglia. La Sardegna ospiterà gli sfollati di Pompei, mentre quelli di Scafati e Trecase andranno in Sicilia. Alla Toscana toccheranno i cittadini di San Giorgio e Cremano, quelli di Pollena Trocchia si recheranno in Trentino-Alto-Adige e quelli di San Gennaro Vesuviano andranno in Umbria. In Valle d’Aosta, infine, andranno gli abitanti di Nola, mentre quelli di San Giuseppe Vesuviano, Sant’Anastasia ed Enclave di Pomigliano d’Arco saranno diretti in Veneto.
Il coinvolgimento dei comuni
In attesa della presentazione del decreto legge, nella mattinata di mercoledì 4 ottobre, la commissione Ambiente della Camera dei deputati è impegnata nello svolgimento di alcune audizioni “sulle questioni riguardanti il fenomeno del bradisismo e del rischio sismico nei Campi Flegrei”. Sono presenti i sindaci di Pozzuoli, Quarto, Bracoli, Monte di Procida, Giuliano, Marano, nonché il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
Nelle ultime ore non sono state registrate significative scosse di terremoto. Come ha spiegato il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni, gli sciami sismici di questo periodo stanno generando un forte stress psicologico nella popolazione residente nell’area. Per questo, lunedì 9 e martedì 10 ottobre i cittadini verranno assistiti da una squadra di professionisti della salute mentale guidata dal presidente dell’Ordine degli psicologi della Campania Armando Cozzuto.