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Il premio Nobel per la letteratura 2023 sarà assegnato oggi, alle 13:00 circa. Sarà la 115esima edizione per quanto riguarda questa categoria, che ha già visto un totale di 119 vincitori dal 1901 al 2022. Ad annunciare il vincitore di quest’anno sarà l’Accademia reale svedese delle scienze (Stoccolma), che già ieri aveva consegnato il Nobel 2023 per la chimica a Moungi G. Bawendi, Louis E. Brus e Alexei I. Ekimov. “Per la scoperta e lo sviluppo dei punti quantici”. Lunedì scorso, invece, è stato assegnato il riconoscimento per la medicina e fisiologia e martedì, quello per la fisica. Come di consueto, domani sarà il turno del riconoscimento forse più atteso, quello per la pace. La chiusura della settimana è invece dedicata al premio per l’economia, che verrà assegnato lunedì 9 ottobre.
I premi Nobel per la letteratura nel 2021 e nel 2022
L’anno scorso era stato attribuito alla scrittrice francese Annie Ernaux, già piuttosto nota anche al grande pubblico. Autrice di molti romanzi tra cui de Gli anni, Memorie di ragazza, Gli armadi vuoti e L’evento, da cui è stato tratto l’omonimo film vincitore del leone d’oro al festival di Venezia nel 2022. La giuria del Nobel le ha assegnato il premio per “per il coraggio e l’acume clinico con cui ha svelato le radici, le rimozioni e i limiti collettivi della memoria personale”. Le sue opere sono caratterizzate da “une écriture plate“, ossia una scrittura chiara, neutra e obiettiva, che, senza eccessive metafore o suggestioni, esprime il suo esplicito “desiderio di sconvolgere le gerarchie letterarie e sociali, scrivendo allo stesso modo di oggetti considerati indegni della lingua letteraria, come i supermercati, i treni suburbani, e gli altri più nobili come i meccanismi della memoria, la sensazione del tempo”. Nelle sue opere Ernaux ha sempre indagato da diversi punti di vista e approcci, le disparità che caratterizzano i rapporti di genere, la lingua, la condizione di classe.
Nel 2021, il premio Nobel per la letteratura era stato assegnato a Abdulrazak Gurnah, scrittore tanzaniano. L’assemblea svedese aveva deciso questa assegnazione “per il suo approfondimento appassionato e senza compromessi sugli effetti del colonialismo e sul destino dei rifugiati al confine fra le culture e i continenti“. Nato nel 1948 a Zanzibar, Gurnah è arrivato nel 1968 nel Regno Unito con lo status di rifugiato. E infatti tutto il suo lavoro letterario e accademico ruota attorno alle scritture postcoloniali in lingua inglese e sui temi del postcolonialismo africano, caraibico e indiano.