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La piena entrata in vigore dell’AI Act, il regolamento con cui l’Unione europea ha intenzione di disciplinare il settore dell’intelligenza artificiale, non arriverà in tempo per le elezioni europee del prossimo giugno. E quindi, “per evitare i problemi che abbiamo avuto con il Gdpr, promuoviamo l’AI Pact, che sarà un accordo tra la Commissione europea e imprese, istituzioni, realtà che sviluppano e utilizzano l’intelligenza artificiale, per adeguarsi alle nuove norme prima dell’entrata in vigore, sostanzialmente una compliance volontaria”, ad anticiparlo per la prima volta al Wired Next Fest 2023 di Milano è Brando Benifei, relatore dell’AI Act al Parlamento europeo.
“È chiaro che la prima urgenza è che quando partirà questo processo, le prime realtà che andranno targettizzate saranno quelle che impatteranno sui processi democratici, i media e i dibattiti pubblici. Il primo test sarà questo: vedere se con la compliance volontaria riusciamo a incidere in positivo sull’AI sul tema per esempio dei deepfake e della disinformazione“, ha continuato Benifei.
Le dichiarazioni dell’europarlamentare italiano sono arrivate nel corso dell’edizione milanese del Wired Next Fest, il più grande festival a partecipazione gratuita dedicato all’innovazione, durante un panel dedicato all’intelligenza artificiale e alla regolamentazione della tecnologia.