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Scioperi al centro di distribuzione Amazon di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. In occasione di una nuova tornata di sconti da parte del gigante dell’ecommerce con la festa delle offerte, i sindacati hanno annunciato una sospensione del lavoro da parte dei magazzinieri durante i due giorni di shopping. Prima tocca all’Ugl, il sindacato dell’area di destra, che per martedì 10 ottobre ha previsto pacchetti di astensione intermittenti di due ore nel turno mattutino. Mentre a incrociare le braccia l’11 ottobre, per otto ore con un presidio dalle 9 alle 12 fuori dal magazzino, saranno i lavoratori di Cgil, Cisl e Uil.
Nel mirino della protesta c’è la trattativa sugli aumenti dei salari dei lavoratori impiegati nel centro di distribuzione piacentino, il più grande d’Italia. L’azienda, secondo le accuse dei sindacati, ha messo sul piatto “un misero 1,1% di incremento di retribuzione, raccontato però mediaticamente come 3,3% di aumento“, che però, dicono Cgil, Cisl e Uil, è di fatto assorbito dai futuri accordi contrattuali sul rinnovo del contratto del terziario a livello nazionale che si applica ai magazzinieri del centro di distribuzione di Amazon (pari a circa 30 euro). Nel mirino anche il diniego ad aumentare i buoni pasto da 7 e 8 euro, il mancato ascolto su “problematiche di salute e sicurezza” e “il continuo ricorso a contestazioni disciplinari per futili motivi”.
La piattaforma dei sindacati, rappresentati da Alberto Zucconi della Filcams Cgil di Piacenza, Marco Alquati per Fisascat Cisl, Vincenzo Guerriero per la Uiltucs Uil e Pino De Rosa della Cgil prevede una somma una tantum, in forma di welfare aziendale, che sia più alta dei 500 euro riconosciuti nel 2022, l’aumento dei ticket e un meccanismo stabile di premialità. Alla protesta si uniscono anche i lavoratori in somministrazione, rappresentati da Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp. A Piacenza i lavoratori somministrati di Amazon sono stati dimezzati, da 2.000 a 1.000.
Amazon ha fatto sapere: “Rivediamo regolarmente le retribuzioni attraverso un processo ben consolidato. La retribuzione di ingresso prevista dal ccnl commercio è pari a 1655,98 euro. Amazon, grazie alla propria politica di revisione annuale degli stipendi, offre, a partire dal 1º ottobre 2023, una retribuzione di ingresso di 1.765 euro, cioè circa il 7% in più rispetto a quanto previsto dal ccnl. Ad aprile il ccnl commercio prevedeva un incremento delle retribuzioni: anziché assorbirlo, poiché i nostri stipendi sono già ampiamente superiori rispetto a quanto previsto dal ccnl, abbiamo deciso di rilanciare con un ulteriore aumento. Queste revisioni annuali degli stipendi ci permettono di garantire e mantenere una equità di trattamento salariale in tutto il network”.