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Twitch migliora ancora le funzionalità anti-molestie della piattaforma, annunciando un aggiornamento che permette agli streamer di vietare agli utenti bannati di seguire le proprie live. Una novità alquanto interessante, considerando che fino a poco fa i creator potevano soltanto limitarsi a escludere gli utenti che li infastidivano dalle loro chat. Ora, invece, possono finalmente attivare l’opzione “Interrompi la visualizzazione dello streaming da parte degli utenti esclusi” dalle impostazioni di moderazione, tenendo così alla larga dai loro contenuti gli utenti che hanno già bannato in precedenza – anche se questi, come riferisce la piattaforma stessa, “potranno comunque guardare i live streaming da una finestra di navigazione in incognito o mentre sono disconnessi” -.
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Una novità interessante, che arriva su Twitch su specifica richiesta della community che la abita. “Abbiamo ricevuto molti feedback nel corso degli anni, a dire il vero, riguardo al fatto che le persone vogliono che le limitazioni dei loro canali funzionino meglio”, ha dichiarato chiaramente Trevor Fisher, senior product manager della piattaforma, che ha descritto la nuova possibilità di vietare lo streaming agli utenti esclusi da un canale come il primo passo verso una risoluzione dei problemi di molestie sul social. Per il momento, però, l’opzione non abilita il blocco IP, il che significa che se qualcuno vuole aggirare il divieto, disconnettersi dal proprio account e seguire la live di uno streamer da un altro profilo, può farlo anche se utilizza lo stesso dispositivo. Ma non è detto che in futuro la piattaforma non possa pensare di rafforzare questa opzione di moderazione.
In ogni caso, è importante sottolineare che Twitch sta rilasciando lentamente questo aggiornamento per gli streamer, ma non è ancora chiaro quando sarà davvero disponibile per tutti. Quello che conta, però, è che la nuova funzione del social si va ad aggiungere ad altre già esistenti, andando così a “creare un insieme di strumenti davvero robusti e altamente personalizzabili” che – come ha dichiarato Alison Huffman di Twitch – saranno forniti a creator e moderatori per “consentire loro di personalizzare quella suite di strumenti per soddisfare le proprie particolarii esigenze”.