Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Negli ultimi vent’anni, l’Istituto italiano di tecnologia (Iit) si è affermato come un’eccellenza italiana di tutto rispetto a livello internazionale. Conducendo un’intensa attività di ricerca e perseguendo scoperte in diversi campi, tra cui la scienza dei materiali e le nanotecnologie, la struttura del centro di ricerca segue l’esempio del Max Planck institute tedesco, famoso in tutto il mondo, per colmare il divario tra l’esplorazione teorica e l’attuazione pratica della tecnologia ingegneristica. Il campo della robotica è senz’altro un’area in cui la ricerca dell’Iit produce i risultati più tangibili e concreti.
Attualmente, l’equipe di ricercatori dell’istituto in questo ambito è coinvolta in 27 progetti europei e ha registrato 153 brevetti, suddivisi su cinque priorità: meccatronica, cognizione sociale e interazione con i robot umani, robot companion Intelligenti, soft robotics e robotica biomedica.
La robotica Iit è all’avanguardia soprattutto nella ricerca in meccatronica – area di interazione tra informatica e meccanica -, nella cognizione sociale, che si occupa di interpretare i comportamenti sociali della popolazione analizzando l’enorme quantità di dati disponibile in rete, e nell’interazione con i robot umani, dove si è affermata come leader mondiale con i robot umanoidi e le piattaforme di riabilitazione robotica. Ma la ricerca è particolarmente focalizzata anche sulla soft robotics, che si basa sullo sviluppo di tecnologie bioispirate, ovvero costruite con materiali morbidi e deformabili in grado di interagire con gli esseri umani e l’ambiente circostante. Infine, non mancano i risultati anche per quanto riguarda la robotica biomedica, branca che si concentra sullo sviluppo di nuove tecnologie per la chirurgia, la riabilitazione e le protesi per le applicazioni sanitarie.
Ecco tutte le novità e i prototipi robot presentati dai ricercatori durante l’evento per i venti anni dell’istituto.