martedì, Dicembre 10, 2024

Clona.Ai è il chatbot per il sexting inventato dalla pornostar Riley Reid

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Si chiama Clona.Ai il primo vero chatbot basato su intelligenza artificiale pensato ad hoc per il sexting ovvero per conversazioni a luci rosse. A lanciarlo è la pornostar Riley Reid, che da tempo si è fatta conoscere anche per diversi progetti imprenditoriali: l’idea alla base di Clona.Ai è quella di poter consentire a tutti gli utenti di intraprendere una sessione di chat per adulti proprio come se ci si stesse scrivendo con un content creator molto noto, come per esempio la stessa Riley Reid. Naturalmente si dovrà pagare, ma i prezzi sono per il momento piuttosto popolari.

Si dice spesso (a ragione) che il mondo del porno sia spesso pioniere in ambito tecnologico e le dimostrazioni sono numerose, dai numerosi progetti in ambito realtà virtuale fino all’uso dell’intelligenza artificiale nei sex toys. Proprio il caldissimo tema dell’AI è al centro di svariate iniziative per adulti e Riley Reid ha colto l’occasione per inaugurare un servizio di chatbot che potrebbe trovare applicazione sia a se stante sia anche in combinazione con piattaforme come Onlyfans, dove già da tempo si sfruttano collaboratori che impersonano creator famosi per intrattenere decine, centinaia se non migliaia di fan. Clona.Ai si poggia al noto modello di linguaggio Llama 2 di Meta ed è stato ottimizzato per fare le veci dei content creator più celebri, addestrandosi con tonnellate di materiali come video interviste, podcast e, ovviamente, filmati hot. L’ultima parte del lavoro è stata manuale, con la stessa Riley a lavorare sulla propria versione per renderla più coerente possibile, per esempio facendo evitare al chatbot ogni conversazione su pratiche sessuali violente.

Con Clona.Ai il chatbot può dunque parlare nello stesso modo della figura umana di riferimento, utilizzandone lo stesso lessico, ma soprattutto fornendo risposte e reazioni in linea con lo stile e le preferenze personali. Il risultato è un’interazione naturale che potrebbe essere ampliata in futuro anche con l’aggiunta di invio di foto o video generate sempre dall’AI, d’altra parte le tecnologie per questa espansione sono già ben presenti. Il servizio debutta in modo gratuito con 5 messaggi al mese, una quantità pensata ovviamente per stuzzicare l’utenza e spingerla a pagare i 30 dollari al mese di abbonamento per ogni chatbot.

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