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Gerardina Corsano, una donna della provincia di Avellino, è morta dopo aver cenato in una pizzeria. Il sospetto è che la causa della morte sia un’intossicazione da botulino e si attende l’autopsia per chiarire la situazione. I sintomi della donna all’arrivo in ospedale (dove il marito era ancora ricoverato) hanno fatto scattare l’ipotesi, mentre l’alimento responsabile potrebbe essere stato nello specifico un’olio piccante usato come condimento durante il pasto.
Cos’è il botulino
Come spiegato sul portale dell’Istituto Superiore di Sanità, Clostridium botulinum, è un batterio e il più noto tra i clostridi produttori di tossine botuliniche. È stato descritto come il microrganismo responsabile del botulismo per la prima volta nel 1897 da Emile van Ermengem, in seguito a un focolaio di botulismo alimentare verificatosi nella cittadina belga Ellezelles, in occasione di un funerale. La malattia prende il nome dal termine latino botulus (salsiccia) perché la sua descrizione fu associata inizialmente al consumo di salsicce preparate in casa. Tuttavia, almeno in Italia, la maggior parte dei casi di botulismo è correlata al consumo di prodotti di origine vegetale.
I sintomi del botulismo alimentare
Possono manifestarsi a poche ore dal consumo dell’alimento contaminato o anche dopo una settimana, ma in genere tra le 24 e le 72 ore. La sintomatologia può essere lieve o molto grave e portare alla morte. Le manifestazioni più comuni di avvelenamento da botulino sono inizialmente annebbiamento o sdoppiamento della vista, difficoltà a tenere aperti gli occhi, dilatazione delle pupille, difficoltà ad articolare le parole e a deglutire, secchezza delle fauci e stipsi.
Come sottolinea sempre l’Istituto Superiore di Sanità, nei casi più gravi si arriva all’insufficienza respiratoria che può avere esito fatale per blocco della conduzione nervosa ai muscoli responsabili della respirazione.
Gli alimenti a rischio botulino
Nel nostro paese è più frequente trovarlo nelle conserve preparate in casa, olive nere in acqua, funghi e verdure sott’olio, conserve di carne e di pesce. Per maggior sicurezza è utile leggere questo documento, che contiene le linee guida per la corretta preparazione delle conserve domestiche.