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Nel 1963 Fellini firma un altro dei suoi film più celebri, ancora una volta con protagonista Marcello Mastroianni: Guido Anselmi è un affermato regista che però ha serie difficoltà creative a realizzare il suo prossimo film, e mentre è in ritiro alle terme per recuperare le idee riceve la visita della moglie, dell’amante (interpretata da Claudia Cardinale) e dei suoi collaboratori. A quel punto le idee per i film e la sua insicurezza professionale si fondono con i suoi tormenti personali ed esistenziali, finché realtà e finzione si confondono fino a dar vita a una fantasmagoria circense che lo ricollega col suo io primario e infantile. Nel 2009 il musical Nine di Rob Marshall riprende le suggestioni di questo film.
Giulietta degli spiriti
Primo film del solo Fellini realizzato a colori, Giulietta degli spiriti del 1965 è anche la pellicola in cui il regista abbraccia in tutto e per tutto il suo amore per il fantasioso e persino per il soprannaturale. La trama gira attorno a una donna dell’alta borghesia romana, Giulietta Boldrini (interpretata dalla moglie Giulietta Masina, musa e attrice ricorrente nei film del Maestro), che sospettando il marito di adulterio si affida a sedute spiritiche e santoni indiani per scoprire la verità. E man mano che lei abbraccia queste pratiche mistiche anche il film stesso diventa sempre più onirico e immaginifico, fino a un finale liberatorio e altrettanto suggestivo.
Amarcord
Pochi film hanno avuto un impatto anche linguistico così forte come Amarcord (1973): del resto il titolo, che deriva dall’espressione romagnola “a m’arcord” (io mi ricordo), è entrato nel linguaggio comune come qualcosa che ricorda il passato e la nostalgia. Ambientato negli anni Trenta, questo è sicuramente uno dei film più autobiografici del regista, che lo ambienta nella natia Rimini e ci inserisce riferimenti più o meno diretti alla sua giovinezza, ai suoi amici, alle figure che gli stavano intorno e a parecchi eventi che hanno segnato la sua immaginazione (dal transatlantico Rex alla Millemiglia). Un film complesso e stratificato, che sugli eventi della storia costruisce una formazione artistica e personale individualissima che sfocia sempre, però, anche nell’universale.