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Un’analisi genetica delle stelle marine ha messo fine a uno dei misteri più longevi per i biologi. Queste creature dotate di cinque braccia, occhi posti alle estremità e una bocca al centro non presentano tronco e coda perché sono essenzialmente un’unica testa.
Da un punto di vista morfologico, la maggior parte degli animali ha una struttura composta da testa, tronco e coda. Questa conformazione del corpo, identificata come simmetria bilaterale, è determinata dalle istruzioni fornite dal dna. Anche nelle specie marine più bizzarre, come le meduse o i polpi, gli zoologi possono generalmente individuare un inizio e una fine del corpo.
Come è fatta una stella marina
Nel caso degli echinodermi, la categoria che oltre alle stelle marine comprende anche cetrioli e ricci di mare, le cose però stanno diversamente. Le stelle marine presentano infatti una simmetria pentaradiale. In altre parole, il loro corpo è diviso in cinque parti uguali che si collegano a una bocca centrale. Non sono dotate di coda, busto o testa perché tutto il loro corpo confluisce in un’unica massa tentacolare.
A infittire il mistero, i reperti fossili degli antenati delle stelle marine hanno dimostrato che questi organismi non sono sempre stati caratterizzati da una simmetria pentaradiale. Una ricostruzione del 2012 ha infatti rivelato che i primi antenati degli echinodermi avevano testa, torso e coda. A un certo punto questi organismi marini si sono evoluti sviluppando una massa a cinque braccia, che ha garantito la loro sopravvivenza per milioni di anni.
A seguito della scoperta, gli scienziati hanno cercato di determinare le cause dell’evoluzione e del cambiamento nella forma degli echinodermi, ma anche di definire cosa siano esattamente le stelle marine da un punto di vista genetico. E se la maggior parte dei ricercatori aveva accettato l’idea che gli echinodermi fossero composti da un torso e da una bocca, una recente analisi dei geni di queste creature pubblicata su Nature rivela il contrario.
Dove si trova la testa di una stella marina?
Secondo la ricerca, nelle stelle marine l’espressione genica che definisce la testa negli esseri umani e in altri animali si trova nella parte centrale di ogni braccio, mentre quelle che danno origine al tronco si trovano ai bordi delle appendici, su scala più piccola. Nelle stelle marine ci sono in proporzione “più geni della testa“. Lo studio, quindi, afferma che la testa gli echinodermi sono privi di tronco e che la loro testa è distribuita.
Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno eseguito una tomografia sul degli esemplari di Patiria miniata, una specie nota anche come stella pipistrello. Queste stelle marine possono misurare fino a 20 centimetri di diametro e vivono a 290 metri di profondità nei mari della regione nordamericana che si estende da Sitka in Alaska alla Bassa California, in Messico. Sono così chiamate perché gli occhi sulla punta sono in grado di percepire la “firma” chimica della preda, con un meccanismo simile a quello del sonar nei pipistrelli.