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Nei fusilli c’è il 10 per cento di farina di grillo, il resto è semola di grano duro. La pasta contiene circa il 22 per cento di proteine (la farina di grilli ne è ricchissima, circa il 77 per cento) e può essere condita a piacere, per esempio con un pesto di rucole e mandorle. Un pacchetto da 250 grammi costa 3,50 euro: un prezzo che può sembrare alto perché, spiegano i fondatori di Small Giants, parliamo pur sempre di un settore di nicchia in cui le economie di scala non possono ancora far scendere i costi. I fusilli sono in vendita, come altri prodotti della startup milanese (cracker, preparati per polpette & co, farina, fette biscottate e, in arrivo a breve, barrette dolci e burger freschi), sul sito o in ristoranti ed enoteche grazie alla collaborazione con Supernaturale. “Stiamo facendo anche dei test con la grande distribuzione, per esempio con Conad in Campania”, spiega Edoardo Imparato.
“L’idea di puntare sugli insetti nasce dal nostro interesse per la sostenibilità e per le alternative alla carne, visto che noi per primi non la mangiamo da anni”, aggiunge Francesco Majno. Il target è principalmente un pubblico giovane, tra i 25 e i 40 anni, che ha consapevolezza della sostenibilità dei consumi, che è attirato dall’innovazione o che interessato all’aspetto nutrizionale (i cibi super proteici sono uno dei trend dell’ultimo periodo). Ma ci sono eccezioni: anche la nonna centenaria di Majno non si è tirata indietro all’assaggio, come documenta un video sui social. “Le abbiamo spiegato i motivi di sostenibilità che stanno dietro a questa scelta”.
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