Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Il legame tra natura, design e tecnologia non è certo un tema nuovo, tantomeno in un paese come l’Italia, dove un semplice passaggio al museo ricorda come da secoli siano proprio i fenomeni e le forze naturali a ispirare l’arte, in tutte le sue forme, ma anche numerose discipline tecniche e scientifiche. A riconnetterci alla relazione costruttiva e mimetica con la natura è inoltre il tempo che viviamo: lo sforzo di ripensare le città, i contesti lavorativi e sociali, l’ambizione di concepire prodotti sostenibili, a partire dalla stessa componente materica, ci spinge sempre più a tornare alla natura per capire come fare e per riannodare un equilibro che sembra compromesso.
Milano Design Week 2024 non potrà fare a meno di esplorare, nei suoi diversi aspetti, questo connubio e il tema del Fuorisalone 2024 è proprio “Materia Natura”, molto più che un accostamento ardito ma, come indica lo stesso evento, ”una suggestione che promuove, attraverso un’esplorazione della profonda connessione tra queste due parole, una cultura del progetto consapevole, mettendo in risalto la sostenibilità come principio guida e valore fondamentale nel processo creativo e nella progettazione”.
Anche Wired Italia vuole contribuire al dibattito sulla relazione che l’uomo intrattiene con la natura e la tecnologia, in un’ottica di sinergia e non di contrapposizione, con il ciclo di incontri “NATURE-DESIGN & FUTURE”, nell’hub del brand dell’automotive Voyah a Palazzo Serbelloni, in Corso Venezia a Milano, e il contributo di otto ospiti del mondo della ricerca, dell’accademia, del business, dello sport e della divulgazione.
Nella Sala Napoleonica di Palazzo Serbelloni, nell’ambito di “NATURE-DESIGN & FUTURE” si parlerà di esplorazione come possibilità di riconnessione con la natura; di sostenibilità come opportunità concreta e tangibile per riparare i danni di industrie irresponsabili; di letteratura (fantascientifica) come spazio di ispirazione per la quotidianità; di integrazione tra biologia e digitale per costruire spazi sostenibili. Il talk “Come natura comanda?” rispecchia al meglio uno degli obiettivi del ciclo di incontri “NATURE-DESIGN & FUTURE” che – ponendo il focus sulla relazione di interdipendenza tra ambiti solo in astratto lontani- vuole raccontare quello scenario di multidisciplinarietà che rende possibile tradurre le visioni in soluzioni. Per farlo, e per raccontare concretamente al pubblico l’incontro tra architettura, smart materials, tecnologie, schiera uno scienziato dell’Istituto italiano di tecnologia; la direttrice dell’Urban Morphogenesis Lab di Bartlett Ucl (struttura accademica cui scopo è “mobilitare l’intelligenza artificiale e biologica alla ricerca di una nuova modalità di ragionamento e quindi di progettazione all’interno di un ambiente complesso”); la fondatrice del gruppo di ricerca e sperimentazione teorica e progettuale Material Balance, il cui Gruppo di ricerca indaga con cui innovare il vivere, il progettare, il costruire e, più in generale, la cultura materiale in cui siamo tutti immersi.
Ecco il programma, con orari e ospiti:
17/04/2024
15:00-16:00
L’utopia necessaria
Matteo Ward, CEO e co-founder di WRÅD
Alex Bellini, esploratore, mental coach e divulgatore ambientale All’estremo di tutto.
18/04/2024
15:00-16:00
Futuro presente
Nicoletta Vallorani, professoressa ordinaria di Letteratura inglese e Studi Culturali presso l’Università degli Studi di Milano, autrice e co-direttrice “Altre Modernità”
Chiara Reali, traduttrice e publisher di Ne/oN Libri
Dario Tonani, scrittore e giornalista
19/04/2024
15:00-16:00
Come natura comanda
Giovanni Perotto, scienziato e ricercatore nel gruppo Smart Materials, dell’Istituto Italiano di Tecnologia
Claudia Pasquero, fondatrice e condirettrice di ecoLogicStudio di Londra, docente e direttrice dell’Urban Morphogenesis Lab presso la Bartlett UCL, Professore di Architettura del paesaggio e fondatrice del Synthetic Landscape Lab dell’Università di Innsbruck
Ingrid Paoletti, professore associato di Tecnologia dell’Architettura presso il Politecnico di Milano. Dottore di ricerca in Building Technology, è fondatrice del gruppo di ricerca di sperimentazione teorica e progettuale Material Balance, dove si occupa di tecnologie e materiali innovativi per lo sviluppo di una nuova cultura materiale responsabile.