martedì, Dicembre 3, 2024

Amazon, perché è stata multata per il suo sistema di acquisti periodici

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Amazon ha ricevuto una multa da 10 milioni di euro dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm). L’autorità Antitrust ha ritenuto Amazon colpevole di aver imposto una pratica commerciale scorretta agli utenti delle piattaforma di ecommerce, pre-impostando l’opzione di “acquisto periodico”, e non “acquisto singolo”, per molti dei prodotti in vendita. In questo modo, Amazon ha limitato la libertà di scelta dei consumatori, contravvenendo alle leggi italiane.

In pratica Amazon ha attivato, senza avvertire gli utenti, un’opzione che attiva l’acquisto periodico e automatico di determinati beni di consumo che si usano frequentemente, come i prodotti igienici. Si tratta di una specie di abbonamento, che va a scalare automaticamente il prezzo del prodotto dal conto collegato ad Amazon, dopo un determinato periodo di tempo. Amazon ha preimpostato questa opzione sia per prodotti di sua proprietà, sia per prodotti venduti da terzi.

Per l’Antitrust, questa condotta “è in contrasto con il canone di diligenza professionale, perché un operatore dell’importanza di Amazon sarebbe tenuto a costruire le interfacce online, relative ai processi di acquisto, in modo da consentire ai consumatori di effettuare scelte commerciali libere e consapevoli”. Al contrario, “la pre-spunta grafica dell’acquisto ricorrente induce a comprare periodicamente un prodotto – anche senza effettivo bisogno – limitando così la facoltà di scelta”.

La sanzione da 10 milioni di euro è stata inflitta a due società del gruppo Amazon attive in Europa, le aziende Amazon services Europe e Amazon Eu, entrambe con sede legale in Lussemburgo. Le due aziende dovranno anche rimborsare tutti i consumatori che durante il 2023 si sono rivolti al servizio clienti Amazon per lamentarsi di aver subito l’attivazione automatica dell’acquisto periodico.

Il gigante statunitense ha annunciato di voler fare ricorso contro la decisione dell’Antitrust, sostenendo che il servizio di acquisto periodico faccia risparmiare denaro e tempo ai clienti. Il punto della sanzione non è però il beneficio che può derivare dal servizio, ma il fatto che agli utenti non siano stati messi nella condizione di poterlo scegliere liberamente.

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