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Daniel Kwasi Adjekum, ricercatore che si occupa di sicurezza aerea presso l’Università del North Dakota, sostiene che queste scoperte abbiano comunque un fondamento fisico. La sezione anteriore degli aerei – spesso il posto più ambito da chi paga un sovrapprezzo o semplicemente non vede l’ora di saltare giù da quel tubo d’acciaio dopo l’atterraggio – è anche quella destinata a subire il primo impatto nel caso di uno schianto.
“La parte anteriore ovviamente è comoda perché è lontana dal motore e dal rumore“, spiega Adjekum, sottolineando però che “di solito è il primo punto di impatto. Quindi è un’area ad alta vulnerabilità“.
Il retro invece ha maggiori probabilità di rimanere intatto rispetto alla aree anteriori e centrali collegate ai motori, anche se può staccarsi dal resto dell’aereo in caso di incidente catastrofico. “Gran parte dell’energia cinetica va a finire nella parte anteriore e lascia intatta quella posteriore“, afferma Adjekum.
E il centro?
La sezione centrale di un aereo ha molti vantaggi in caso di volo accidentato. Il punto in cui le ali si incontrano al centro forma una base più stabile che funge da centro di gravità del velivolo, rendendolo meno incline a sobbalzare in caso di turbolenza. “Molte delle forze oscillatorie dovute alle turbolenze vengono assorbite meglio quando ci si trova nella sezione centrale piuttosto che in coda“, evidenzia Adjekum.
Ma se da un lato può risultare il posto migliore per le turbolenze, non è detto che il centro di un aereo sia l’ideale anche quando ci si trova in una situazione catastrofica. Dopo tutto parliamo dell’area in cui generalmente sono posizionate le celle a combustibile, il che significa che in caso di incendio vi trovereste proprio sopra il serbatoio del carburante.
Questa zona degli aerei però ha dalla sua anche la facilità di accesso alle uscite di emergenza centrali. Più si è vicini alle uscite, maggiori sono le possibilità di sopravvivenza dopo un incidente.
Corridoio, posto centrale o finestrino?
Abbiamo stabilito che la posizione più sicura probabilmente è in fondo all’aereo ma comunque nei pressi di un’uscita di emergenza. Ma quale posto dovremmo privilegiare all’interno della nostra fila?
Anche in questo caso, ogni opzione presenta pro e contro. Il posto lato corridoio vi permette di essere più vicini alle uscite in caso di emergenza, ma vi espone anche ai bagagli in caduta o a eventuali detriti scagliati lungo il corridoio. Sedersi vicino al finestrino consente di vedere cosa succede all’esterno, ma vi costringe ad aspettare che escano le altre persone nella vostra fila per muovervi. E se il posto centrale vi garantisce un paio di scudi umani ai lati per attutire eventuali colpi, è scomodo e rimane una prima scelta impopolare.
Le giuste priorità
Se già avete paura di volare, il tira e molla per trovare il posto perfetto vi causerà solo ulteriori turbolenze emotive. E francamente, probabilmente non ne vale nemmeno la pena.
Gli incidenti aerei sono rarissimi. Secondo i dati dell’International air transport association, un’organizzazione internazionale che riunisce le compagnie aeree, nel 2023 è stato registrato un solo incidente mortale su 37,7 milioni di voli. E anche quando le cose vanno male, ogni incidente è diverso dall’altro e influisce sull’aereo in modo differente. In definitiva, sottolinea Adjekum, le possibilità di superare un’emergenza in volo non dipendono tanto dalla zona in cui si è seduti quanto dalla preparazione dei membri dell’equipaggio a bordo e dall’attenzione che prestiamo alle loro istruzioni (che è esattamente il motivo per cui insistono tanto per farci ascoltare gli annunci di sicurezza).
“Ogni volta che prendete posto su un aereo, la prima cosa da fare è avere consapevolezza della situazione – raccomanda Adjekum –. Ascoltate le istruzioni dell’equipaggio di cabina, perché conoscono il loro lavoro e sono lì per garantire che siate al sicuro, indipendentemente da dove siete seduti“.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.