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Al di là della retorica della sfida e del mettersi in gioco, quanto può fare la differenza avere uno stile di vita attivo – come praticare sport – e prendersi cura di sé?
“È un aspetto estremamente significativo per chi convive con una lesione midollare, non solo per il desiderio di benessere, ma anche per gestire le attività quotidiane. Praticare attività fisica specifica, come stretching e mobilizzazione delle gambe, è essenziale per mantenere la flessibilità muscolare e articolare, prevenendo problemi come l’osteoporosi e le limitazioni di movimento. Alzarsi in piedi con dispositivi che supportano le ginocchia aiuta a preservare la salute ossea e muscolare, migliorando anche l’elasticità articolare. Questi esercizi non solo mantengono il corpo in buone condizioni, ma possono anche accelerare i progressi nei trattamenti sperimentali, come nel caso che ho vissuto in prima persona della conduzione elettrica degli elettrodi. Inoltre, uno stile di vita attivo contribuisce alla salute generale e al benessere psicologico, fornendo un senso di controllo e fiducia nel gestire la propria condizione. Dedicare tempo all’allenamento e al mantenimento della forma fisica migliora la qualità della vita e può anche essere un fattore determinante nel successo dei trattamenti e nell’adattamento alla vita nella nuova condizione”.
Dal suo punto di vista del fruitore, come percepisce l’utilizzo delle tecnologie con gli elettrodi, considerando i movimenti che possono permettere e le sensazioni che ne derivano?
“Queste tecnologie sono diventate una parte integrante della vita quotidiana, quasi un’estensione del corpo, e i dispositivi di cui faccio uso sono stati valutati e classificati come dispositivi medici, certificando il loro impatto significativo sulla qualità di vita. L’esperienza come utilizzatore è profondamente personale ed emotiva: l’obiettivo è entrare il più possibile in sintonia con la tecnologia, percependola come parte di se stessi. I movimenti che questi dispositivi consentono non solo offrono una sensazione di energia e vitalità al corpo, ma aprono nuove possibilità di partecipazione sociale e attività, come per me è stato con la canoa.
“La relazione con il team di ingegneri che sviluppa queste tecnologie è altrettanto importante, poiché rappresenta un’interazione che va oltre la semplice funzionalità del dispositivo. L’entusiasmo e il sostegno reciproco tra fruitore e sviluppatori creano un legame che alimenta il successo e il progresso nella gestione delle lesioni midollari, dimostrando il potere combinato della tecnologia e dell’empatia umana nell’affrontare sfide complesse come queste”.