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Secondo una recente indagine realizzata su un campione di 800 donne da parte Kantar Italia per la fondazione Airc, due donne su tre dichiarano di essere state dal cancro, per esperienza diretta della malattia o per casi tra familiari e amici. Sono numeri questi, che se letti alla luce anche della statistica italiana dell’ultimo anno, dove sono state stimate oltre 187mila diagnosi nel genere femminile (1.300 in più rispetto all’anno precedente), ci fa capire tutto il peso che sta avendo sulla qualità di vita delle donne.
Una su tre viene colpita da tumore nella vita
I casi più frequenti riguardano i tumori al seno, con 55.900 casi, quasi il 30% del totale. Poi, seguono il tumore al colon-retto 23.700 casi, al polmone 14.000 e all’utero 10.200. Anche se la ricerca nel corso degli anni ha fatto passi da gigante, alcuni tumori però rimangono molto complicati da individuare per tempo. È il caso, per esempio, del tumore alle ovaie che colpisce circa 6.000 donne in Italia ogni anno e vale il 3% di tutte le diagnosi.
La ricerca contribuisce alla guarigione
Nonostante questi numeri così pesanti, la malattia è considerata sempre più curabile. Come sottolineato dal 50% delle intervistate dal cancro si guarisce nella maggioranza dei casi grazie alle cure a disposizione e per il 90% del campione la ricerca è molto importante per trovare terapie sempre più efficaci e affrontare la malattia nel modo migliore. Il tabù del cancro come “male incurabile” sembra superato ma per un terzo delle intervistate (33%), guarire dal cancro dipende ancora dalla fortuna. Un dato che evidenzia la necessità di continuare a informare in maniera puntuale sui progressi della scienza e sostenere con continuità, attraverso la raccolta di fondi, il progresso della ricerca per la cura del cancro. Per questo domenica 12 maggio, in occasione della Festa della Mamma, si potrà contribuire alla ricerca acquistando l’aAzalea della ricerca della fondazione di Airc.