martedì, Gennaio 21, 2025

Bitcoin, quanto può durare ancora la crescita

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Si tende, infatti, a pensare che a scatenare lo scoppio dell’ultima grande bolla delle criptovalute siano stati il crollo di Ftx (al tempo la terza più grande piattaforma di compravendita) e l’arresto del suo fondatore Sam Bankman-Fried. In realtà, la bancarotta di questo exchange (al di là dei reati commessi) è stata più una conseguenza del crollo del mercato che la causa. E lo stesso vale per altre vicende, a partire dalla bancarotta della criptovaluta Terra Luna.

Tutte queste vicende si sono, infatti, verificate verso la metà o la fine del 2022, quando il mercato era in calo già da almeno sei mesi e, di conseguenza, si stava interrompendo l’afflusso di nuovi capitali necessario a tenere in piedi imprese che, nei casi fraudolenti, funzionano in maniera praticamente indistinguibile da una catena di Sant’Antonio.

Più che la miccia che ha fatto esplodere la bolla, il crollo di FTX è stato, da un punto di vista esclusivamente finanziario, il segnale che una fase si era definitivamente chiusa. E infatti, Sam Bankman-Fried viene arrestato nel dicembre 2022, quando le criptovalute hanno già toccato il fondo e stanno paradossalmente per iniziare la loro lenta, ma costante, risalita.

A che punto siamo?

Se davvero l’halving porta alla crescita – dei bitcoin prima e delle altcoin dopo -, per poi concludersi bruscamente con lo scoppio della bolla speculativa, adesso a che punto ci troviamo? Per quanto, come detto, sia impossibile prevedere l’andamento del mercato, quanto avvenuto nel passato ci offre qualche prospettiva.

Dopo l’halving del luglio 2016, i bitcoin hanno toccato il loro picco nel dicembre 2017 (18mila dollari), trascinandosi dietro anche le altcoin e iniziando, poi, un repentino crollo che si è esaurito nel marzo del 2019. Il successivo halving fu invece nel maggio 2020, in seguito al quale i bitcoin raggiunsero un nuovo picco nel novembre 2021 (67mila dollari), trascinando nuovamente le altcoin che, nella fase precedente al crollo, avevano tutte registrato prestazioni migliori dei bitcoin. Anche in questo caso, la discesa durò un anno abbondante, interrompendosi soltanto nel febbraio 2023.

L’ultimo halving si è invece verificato nell’aprile del 2024, quando i bitcoin erano già risaliti attorno a quota 70mila dollari. Da allora, i bitcoin hanno raggiunto i 95mila dollari di oggi. La crescita, quindi, è stata significativa (+20/30% circa), ma non eccezionale. Per quanto la volatilità dei bitcoin sia diminuita rispetto ai tempi pionieristici, è difficile pensare che – almeno facendo riferimento a quanto avvenuto in passato – il ciclo dei bitcoin stia già per esaurirsi, soprattutto considerando che, nelle fasi precedenti, il massimo toccato all’apice del 2021 era stato quattro volte quello del 2017.

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