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In queste ore immediatamente successive alla morte di David Lynch tutti stanno ripercorrendo la carriera del grande regista e artista, andando magari a recuperare i suoi film e le sue serie ma anche gli innumerevoli altri progetti (tra cortometraggi, video musicali, clip web, spot ma anche opere multimediali e molto altro) che ha firmato in oltre mezzo secolo di carriera. Ma una creatività visionaria e vulcanica come la sua, ovviamente, non si è limitata esclusivamente alle opere che effettivamente sono state realizzate. Come capita a ogni filmmaker, infatti, sono innumerevoli i progetti ipotizzati, abbandonati, abbozzati o anche solo fantasticati. E nel calderone immenso di Lynch questi non sono mancati, come ricorda anche il magazine Variety.
Alcuni progetti mai realizzati di David Lynch sono assurdamente deliziose, come Ronnie Rocket un progetto concepito ai tempi di Eraserhead ma poi mai realizzato, che vedeva al centro un detective che finisce in un’altra dimensione e viene inseguito dagli Uomini Ciambella (nel cast ci doveva essere anche Michael J. Anderson, che poi avrebbe interpretato il Nano in Twin Peaks). Agli inizi degli anni Duemila, invece, aveva immaginato con la sceneggiatrice Caroline Thompson (Edward Mani di forbice) un film animato intitolato Snootworld, su una popolazione di creature microscopiche, gli Snoot, il cui eroe si perde in un tappeto ed entra in una dimensione parallela. Nel suo memoir del 2018 Lynch ha rivelato di aver pensato anche a un film intitolato Antelope Don’t Run No More, una fantasmagoria ispirata a Mulholland Drive e Inland Empire che comprendeva alieni, animali parlanti e un artista tormentato di nome Pinky: anche se chi l’ha letta l’ha definita “la più bella sceneggiatura mai scritta da Lynch”, non ha mai visto la luce.
Altri progetti mai realizzati di David Lynch: Dune Twin Peaks, Le Metamorfosi, Red Dragon
Nonostante all’epoca della sua uscita il Dune di Lynch sia stato aspramente criticato e non abbia conquistato nemmeno il pubblico in sala, i piani iniziali erano quelli di realizzare un seguito che seguisse le vicende di Dune: Messiah, con tanto di coinvolgimento dello sceneggiatore David Breskin. Tra gli altri adattamenti mai realizzati c’è anche una versione filmica de Le metamorfosi di Franz Kafka, abbandonata per i costi eccessivi quando ancora non c’erano gli effetti speciali di oggi, e anche un adattamento di Red Dragon di Thomas Harris, prequel de Il silenzio degli innocenti, per il quale però alla fine gli fu preferito Michael Mann. Un altro titolo parecchio interessante che Lynch non riuscì a realizzare fu Venus Descending (conosciuto anche come Goddess), un biopic su Marilyn Monroe scritto con il co-creatore di Twin Peaks Mark Frost, ma che non fu mai finanziato dagli studios perché a un certo punto un personaggio simile a Robert Kennedy finiva per uccidere la protagonista.
A proposito di Twin Peaks un progetto così seminale nella carriera di David Lynch non poteva che avere delle diramazioni, pur rimaste poi nel regno delle ipotesi: a un certo punto, infatti, l’attrice Sherilyn Fenn ha rivelato che c’era stato un progetto per una serie spin-off incentrata sul suo personaggio di Audrey, anche se poi alcuni di quegli elementi vennero ripresi in Mulholland Drive (e Twin Peaks stesso ebbe un revival vero e proprio nel 2017). Ma all’inizio degli anni 2020 Lynch ha accarezzato anche un’altra produzione seriale, che a un certo punto ha avuto il titolo di lavorazione di Wisteria (e invece pare poi si sarebbe dovuta chiamare Unrecorded Night): la serie, destinata a Netflix, doveva avere 13 episodi e incentrarsi su un’attrice alla fine dei vent’anni; a un certo punto forse trasformato in un film, il progetto è stato rinviato per via del Covid. E ora, ammesso fosse ancora in programma, rimarrà uno degli ultimi misteri che Lynch ci ha consegnato.