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La finitura lucida dei bordi si abbina a quella satinata e qualcosina si è limato sul peso (siamo a 223 grammi). La palette dei colori infine – un elemento al quale i brand attribuiscono forse un’attenzione esagerata considerato il mercato sempre vivace delle cover personalizzate – propone una scelta tra le opzioni grigio, blu e nero, rivisitate nel linguaggio che vuol essere creativo del marketing in Lunar Shadow Grey (Grigio Ombra Lunare), Breeze Blue (Blu Brezza) e Black (Nero).
Qualità primarie al top…
Se peso, luminanza (se non sapete cos’è e volete approfondire potete chiedere all’assistente AI preinstallato, Gemini vi deluciderà all’istante… se non sapete cos’è Gemini ci torniamo più sotto), velocità di esecuzione e di ricarica, resistenza agli urti, impermeabilità, qualità dell’audio, durata della batteria, affidabilità, comfort della vista ed ergonomia sono – in ordine sparso e ovviamente soggettivo – le qualità primarie che il pubblico normalmente richiede a uno smartphone di prima fascia, oggi più che mai non solo compagno affidabile ma estensione tecnologica del nostro corpo, è però sull’adozione e e gestione dell’AI che Honor Magic7 Pro si fa più interessante, al di là che lo si testi nell’esercizio della vita quotidiana o – come è capitato a noi – in situazioni meno abitudinarie.
Foto: Honor
Annotiamo allora velocemente le qualità primarie: display con frequenza di aggiornamento da 1 Hz a 120 Hz e una luminosità di picco di 5000 nit, con riduzione dell’affaticamento degli occhi e dell’esposizione alla famigerata luce blu, tecnologia avanzata sia nelle telefonate (anche nelle call) sia nell’audio per videogiochi o riproduzione audio e video, resistenza alle cadute 10 volte superiore rispetto al vetro standard, batteria ultra-large da 5270 mAh per una maggiore autonomia (ma quella del 6 Pro era più performante) e ricarica completa in 33 minuti, chipset Qualcomm per un miglioramento secondo i laboratori Honor del 45% delle prestazioni della CPU e un aumento del 44% dell’efficienza energetica per un’esperienza di gioco fluida e brillante, Sorround Subwoofer per offrire una risposta delle basse frequenze più potente e risonante, e un’esperienza audio più coinvolgente.
… ma ehi con l’AI è tutta un’altra storia!
E ora approfondiamo tutte le skill di Magic7 Pro annotate sul mio personalissimo cartellino e scrolliamo in veloce rassegna una per una le magie dell’AI destinate a rivoluzionare il vostro modo di rapportarvi con lo smartphone.
Niente più problemi con le lingue. Iniziamo con la funzione che svolterà la vita di chi non conosce tutte e 13 le lingue del traduttore istantaneo. Progettata in modo da favorire la conversazione sia tra due persone sedute accanto, sia faccia a faccia, una di fronte all’altra, nel primo caso indossando gli auricolari la traduzione risulterà davvero simultanea, rendendola ideale per riunioni, lezioni e conferenze (potrete inoltre sfruttare le funzioni di AI per trascrivere il parlato, riassumere gli interventi e formattare le vostre note). Nel secondo caso invece, accoppiando gli auricolari, si potrà non solo goderne l’uso esclusivo, ma condividendone uno con l’altra persona con la quale stiamo interloquendo si potrà conversare in modo quasi naturale parlando a turno in lingue diverse e ascoltando le traduzioni direttamente negli auricolari.