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Wertheim, come altri suoi colleghi, valuta positivamente la decisione dell’amministrazione Biden di porre fine alla guerra in Afghanistan, nonostante il suo esito caotico e il ritorno dei talebani, più forti di prima. “È stata la decisione giusta. Gli Stati Uniti stavano perdendo la guerra lentamente e non esisteva una strategia per la vittoria. L’unica altra scelta di Biden sarebbe stata rompere l’accordo degli Stati Uniti con i talebani, affrontare nuovi attacchi contro i soldati statunitensi ed intensificare il coinvolgimento nella guerra”.
Joe Biden è entrato in carica durante la seconda ondata di COVID e ha gestito la crisi con un approccio più organizzato rispetto alla precedente amministrazione, e migliorando la distribuzione dei vaccini. Tuttavia, le restrizioni pandemiche nei stati guidati dai Dem sono state radicali, con chiusure scolastiche prolungate e divieti pesanti, penalizzando i poveri e favorito la laptop class.
Questo ceto manageriale e burocratico che durante il coronavirus ha sacrificato, secondo il popolo MAGA, la qualità della vita e la libertà di tutti gli altri resta sfiduciato dal trumpismo, eppure Biden ha dimostrato di aver in parte colto la crisi dell’ancien régime: ha favorito un ritorno dello Stato nell’economia, approvando un’impressionante spesa pubblica per sostenere chi aveva per
Sul fronte interno, Biden ha raddoppiato il numero di cittadini con diritto a un’assistenza sanitaria accessibile, portandoli a 25 milioni. Sul piano economico, ha guidato una ripresa che ha superato le aspettative, creando posti di lavoro ogni mese del suo mandato, per un totale di 2,23 milioni nel solo ultimo anno. Il Chips and Science Act ha generato importanti investimenti in infrastrutture e tecnologia, segnando una crescita tangibile nell’economia del Paese.
Su cosa è andato male
Nonostante alcuni successi ottenuti economia, l’amministrazione Biden non è riuscita a gestire adeguatamente l’inflazione, che ha raggiunto una media annua del 5,4% durante il suo mandato, diventando la principale preoccupazione per molti statunitensi. L’ipotesi di un controllo dei prezzi sistematico, suggerita da economisti molto rispettati, non è stata considerata. Anche la questione dell’immigrazione ha rappresentato una sfida irrisolta, con i fallimenti – veri o percepiti – nel controllo dei flussi che hanno portato a un declino costante del consenso pubblico per lui su questo tema.