venerdì, Marzo 28, 2025

DeepSeek, le accuse alla Cina di aver manipolato il boom della società aumentando l'hype

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La startup cinese non ha fornito dettagli specifici sui chip utilizzati per addestrare i propri modelli. Secondo quanto riportano alcuni documenti citati da Bloomberg, sarebbero stati impiegati processori Nvidia della serie H800. Questi ultimi erano stati progettati proprio per il mercato cinese prima del divieto di esportazione disposto dall’amministrazione di Joe Biden nell’ottobre 2023, a sua volta legato a una revisione delle politiche di controllo dell’export.

Le ipotesi

La questione ha attirato l’attenzione di funzionari governativi statunitensi. Tra questi, spicca per esempio Howard Lutnick, papabile segretario al Commercio della nuova amministrazione di Donald Trump. Nel corso di un’audizione al Senato, Lutick ha dichiarato che DeepSeek avrebbe eluso i controlli sulle esportazioni per ottenere i chip Nvidia necessari al funzionamento del suo modello di intelligenza artificiale. Lutnick ha sottolineato la necessità di un’azione più incisiva per impedire alla Cina di accedere alla tecnologia statunitense e competere così nel settore dell’intelligenza artificiale.

Nvidia ha assicurato di adottare politiche aziendali che invitano i suoi partner al rispetto di tutte le normative vigenti e a intervenire in caso di violazioni. Allo stesso tempo, il colosso di Santa Clara ha fatto però sapere di non avere elementi per ritenere che DeepSeek abbia infranto le restrizioni commerciali imposte dagli Stati Uniti.

Le tensioni

Il caso che riguarda la startup di intelligenza artificiale rappresenta solo l’ultima goccia in un vaso più ampio di tensioni tra Stati Uniti e Cina nel settore tecnologico. Washington ha introdotto una serie di restrizioni volte a limitare l’accesso della Cina ai semiconduttori avanzati e agli strumenti per la loro produzione, nel tentativo di rallentare lo sviluppo dell’industria cinese dei chip e prevenire eventuali vantaggi militari derivanti dall’utilizzo della tecnologia del momento.

Oltre ai divieti specifici su chip come l’H800, l’amministrazione statunitense ha progressivamente ampliato l’ambito geografico delle restrizioni, includendo più di quaranta paesi ritenuti potenziali intermediari per l’invio di tecnologia alla Cina. Sebbene Singapore non fosse originariamente incluso in questo elenco, le nuove normative richiedono ora una licenza per spedizioni nel paese superiori a una determinata soglia. Nei giorni scorsi, a completare un quadro da guerra tecnologica, Microsoft e OpenAI hanno accusato DeepSeek di aver forzato le API di ChatGPT per esfiltrare dati.

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