venerdì, Marzo 28, 2025

“Pianeta Terra ed esseri viventi sono una cosa sola”, Ferris Jabr riscrive la storia del mondo e dei suoi abitanti

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Ne ho sentito parlare per la prima volta da adolescente, quando mi è stata presentata come una teoria più vicina al misticismo che alla scienza. Successivamente, durante gli studi universitari, non è stata mai citata, e ho cominciato a riconsiderarla solo dieci anni fa, quando ho scoperto molti studi che mostrano come la vita modifichi profondamente il pianeta, ad esempio il ruolo della foresta amazzonica nella produzione delle precipitazioni. Molti ecosistemi si “autoregolano” e stabilizzano, principi che richiamano molto direttamente l’ipotesi Gaia: effettivamente, la cosiddetta “scienza dei sistemi terrestri”, una branca relativamente nuova della scienza, rappresenta un’evoluzione di Gaia, dal momento che studia il nostro pianeta come un sistema interconnesso in cui il vivente interagisce con il non vivente.

È quindi sensato studiare la Terra nello stesso modo in cui studiamo gli esseri viventi?

A mio avviso ci sono alcune analogie reali, ma dobbiamo evitare di forzare questo paragone. Tutti i sistemi viventi, dai singoli organismi agli ecosistemi, possiedono meccanismi di autoregolazione. Anche la Terra, in qualche modo, ne possiede uno. Ma, a differenza degli esseri viventi, non si evolve attraverso la selezione naturale, perché non è in grado di riprodursi con continue variazioni genetiche ereditarie. Stante l’analogia di cui parlavamo, questa è una differenza molto profonda, di cui bisogna tenere conto. Però bisogna considerare anche che la vita non è solo il prodotto di condizioni fortunate, ma che modifica costantemente l’ambiente in cui è immersa. È proprio l’interazione reciproca tra vita e pianeta ciò che ha permesso alla Terra di rimanere abitabile per miliardi di anni.

Il suo libro è diviso in tre parti, “roccia”, “acqua” e “aria”, in ciascuna delle quali illustra esempi di come la vita abbia alterato il pianeta Terra. Qual è stata la scoperta che l’ha sorpresi di più? E quali specie, tra tutti gli esseri viventi, hanno avuto l’impatto maggiore sulla Terra?

La scoperta più affascinante riguarda il plancton. Organismi microscopici che si trovano ovunque – non solo negli oceani, ma anche nell’atmosfera – e che hanno cambiato il pianeta in modi incredibili. Le famose bianche scogliere di Dover sono costituite da plancton fossilizzato. Alcuni tipi di plancton si trasformano in petrolio, che poi noi convertiamo in plastica, con la quale infine inquiniamo gli oceani. È sorprendente vedere come la storia della vita si intrecci con i processi geologici. Per quanto riguarda gli esseri viventi che hanno avuto il maggiore impatto sul pianeta, penso siano i microbi e gli organismi fotosintetici, e in particolare i cianobatteri, che hanno prodotto ossigeno, cambiando radicalmente la composizione dell’atmosfera e rendendo possibile l’evoluzione di forme di vita complesse.

Ferris Jabr

www.ferrisjabr.com

E gli esseri umani? Cosa pensa del concetto di Antropocene, usato per sottolineare la grande “impronta” che la nostra specie sta lasciando sul pianeta Terra?

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