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Michael Solakiewicz, un creator digitale pro-Trump, ha postato foto dell’evento su Instagram. Wired US ha anche visionato fotografie e video in cui compaiono Elon Musk e il figlio X, scattate a un evento di beneficenza organizzato a Mar-a-Lago il giorno successivo da un gruppo chiamato Wine Women & Shoes (“Vino, donne e scarpe”),che ha visto a sua volta la partecipazione di Trump.
Comprarsi l’influenza
“Sono tutti gli altri che hanno perso il treno“, dice una fonte nell’orbita di Trump a conoscenza degli incontri, riferendosi alle persone che hanno tardato ad aderire all’agenda del presidente, in particolare i dirigenti del settore tecnologico, che negli ultimi tempi sono corsi a mostrare la propria fedeltà alla nuova amministrazione. Mentre il proprietario di X Elon Musk ha speso almeno 260 milioni di dollari nella campagna elettorale di Trump, altri dirigenti e aziende tech hanno versato diversi milioni al fondo per l’insediamento del presidente. Google, Microsoft, Amazon, il presidente esecutivo di Amazon Jeff Bezos, Meta e il suo ad Mark Zuckerberg, il capo di Uber Dara Khosrowshahi, Tim Cook di Apple e il numero uno di OpenAI Sam Altman hanno versato un milione di dollari a testa.
Gli incontri individuali con Trump a 5 milioni di dollari sono ormai ambitissimi nella comunità imprenditoriale, racconta una fonte. Ma non è chiaro dove questo denaro vada a finire e a cosa serva. “È tutto destinato alla biblioteca“, spiega una fonte, riferendosi alla biblioteca presidenziale che sarà presumibilmente costruita una volta che Trump avrà terminato il suo mandato.
Cene a lume di candela che offrono un accesso preferenziale al presidente sono state organizzate anche prima dell’insediamento di Trump, mentre non ne risultano durante il suo primo mandato (in quel periodo Trump ha comunque partecipato ad altri eventi di raccolta fondi). Recentemente, il Washington Post ha riportato che questi eventi si sono tenuti il 19 dicembre e il 19 gennaio – la sera prima dell’inizio della seconda presidenza Trump – al costo di un milione di dollari a partecipante. All’evento del 19 gennaio hanno partecipato anche la figlio e il genero del presidente, Ivanka Trump e Jared Kushner.
Nonostante anche altri presidenti americani al secondo mandato abbiano organizzato raccolte di fondi per i loro partiti, la natura, la tempistica, il luogo e il prezzo delle cene di Trump rendono la situazione più ambigua secondo gli esperti.
“Non ricordo un presidente in carica che nelle prime settimane della sua amministrazione chieda milioni di dollari a un evento di raccolta fondi – afferma Don Moynihan, professore di politica pubblica all’Università del Michigan –. Il timore non è tanto la raccolta di fondi quanto l’accesso e l’influenza.“.
“In parte quello che preoccupa – aggiunge Moynihan – è la mancanza di limiti etici nell’attuale amministrazione Trump; non sembra esserci un confine chiaro tra gli affari personali del presidente e la carica che riveste“.
Questo articolo è comparso originariamente su Wired US