Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
All’interno della comunità lgbt+ il tema dell’inclusione è sempre più centrale: l’obiettivo è sensibilizzare chi vi fa parte – e chi no – sulle diverse sfumature di identità e orientamento sessuale intorno alle quali un individuo può definire la propria soggettività.
L’allargamento di questo ombrello, sotto cui si riconosce l’intera comunità lgbt+, ha portato, per esempio, al rifiuto del termine gay pride – etichetta che non rappresentava una larghissima fetta di individui tra cui transessuali, bisessuali ecc – a favore del più generico pride con cui si definiscono oggi le manifestazioni di orgoglio della comunità durante i mesi di giugno e luglio.
La rappresentazione di una minoranza, va da sé, passa anche attraverso i simboli nei quali si riconosce: le bandiere, a partire dalla conosciutissima bandiera arcobaleno, sono, proprio per questa ragione, un vessillo di orgoglio. Oggi ne esistono numerose, come numerose sono le possibilità di ciascun individuo di appartenere e riconoscersi in un’intersezione di attributi; in quest’ottica, la lista può e deve essere continuamente aggiornata.
Qui di seguito trovate le principali e più rappresentative bandiere lgbt+ , ciascuna con la propria spiegazione.