venerdì, Maggio 16, 2025

Moltiply (Trovaprezzi) ha chiesto 3 miliardi a Google per violazione delle norme antitrust

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

Moltiply, casa madre del sito Trovaprezzi, va alla guerra contro BigTech. La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera. Si apre un nuovo capitolo nella lunga serie di contenziosi che vede coinvolta Google in Europa sul fronte antitrust. Dopo le cause intentate dalla svedese PriceRunner, che nel 2022 ha chiesto un risarcimento da 2,1 miliardi di euro, e dalla tedesca Idealo, che ha avanzato una richiesta da 500 milioni, è ora il turno del gruppo italiano. La società, che controlla diversi portali di comparazione prezzi, ha chiesto ad Alphabet (casa madre del motore di ricerca), un risarcimento di 2,97 miliardi di euro, tramite 7Pixel, la controllata che gestisce Trovaprezzi.it, uno dei principali servizi di comparazione nel nostro paese.

La controversia riguarda il periodo compreso tra il 2010 e il 2017, durante il quale Google avrebbe sistematicamente favorito il proprio servizio Google Shopping nei risultati di ricerca. In concreto, quando un utente cercava un prodotto online, il motore di ricerca posizionava in cima alla pagina – con una grafica più visibile e accattivante – le offerte di Google Shopping, penalizzando invece i comparatori indipendenti come Trovaprezzi, che finivano relegati in posizioni meno visibili o nelle pagine successive. Secondo i ricorrenti, questo comportamento ha ridotto drasticamente il traffico verso i loro siti, causando gravi perdite in termini di ricavi pubblicitari e commissioni sulle vendite. La condotta di Google, del resto, era già stata sanzionata a livello europeo con una storica multa da parte della Commissione.

Moltiply (Trovaprezzi) vs Google, i dettagli della controversia

Nel 2017 la Commissione Europea aveva infatti sanzionato Google con una multa di 2,4 miliardi di euro, accusandola di aver abusato della sua posizione dominante nel mercato delle ricerche online. Una posizione tutt’altro che trascurabile visto che, in Europa, Google gestisce oltre il 90% delle ricerche su internet, svolgendo perciò un ruolo centrale nell’accesso alle informazioni digitali. L’azienda americana ha fatto ricorso contro la decisione, ma nel settembre 2024 la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha confermato in via definitiva la sanzione.

Proprio su questa base si fonda oggi la causa avviata al tribunale di Milano da 7Pixel. Si tratta di un’azione risarcitoria “follow-on, uno strumento previsto dal diritto europeo della concorrenza che consente alle imprese danneggiate da un comportamento anticoncorrenziale di chiedere un risarcimento economico dopo che un’autorità – in questo caso la Commissione europea – ha già accertato in via definitiva la violazione. A differenza delle azioni “stand-alone”, in cui occorre dimostrare da zero l’illecito, le azioni “follow-on” si basano su una decisione antitrust già esistente, e quindi possono concentrarsi direttamente sulla quantificazione del danno subito.

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

Fortnite è bloccato su iPhone in tutto il mondo

Fortnite è attualmente bloccato su iPhone in tutto il mondo, non tanto per una problematica tecnica, quanto come diretta...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img