domenica, Luglio 13, 2025

Con Mission Possible l'Europa muove i primi passi per fare da sola nello spazio

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Il 23 giugno, per la prima volta nella storia italiana ed europea, sette satelliti appartenenti a una stessa costellazione istituzionale, Iride, sono stati lanciati insieme. Insieme c’era Mission Possible, il primo passo verso una capsula cargo riutilizzabile europea. E che è l’altro primato di questa missione,

Ma andiamo con ordine. I sette apparati Heo – acronimo di Hawk for Earth Observation, piattaforma realizzata dalla società aerospaziale italiana Argotec – si sono staccati dalla rampa alle 23:19, grazie a un vettore Falcon 9 di SpaceX, nella missione Transporter-14.

Il Mission Control Center e il ceo di Argotec, David Avino, celebrano l’acquisizione del segnale

Argotec

Poche ore dopo il lancio, l’italiana Leaf Space ha agganciato una parte degli apparati in orbita (a soli 15 minuti dal deployment), mentre il Mission Control Center di Argotec, a Torino, ha acquisito il segnale di tutti gli altri, confermando, de facto, il primo passo verso il pieno dispiegamento del sistema, il più ambizioso dello spazio italiano, finanziato per oltre un miliardo di euro con risorse del Pnrr affiancate da fondi nazionali.

Successi di Iride a parte – se ne scriverà nelle righe seguenti -, il fulcro della missione Transporter-14 era il dimostratore “Mission Possible”, che promette di diventare una pietra miliare per la prima capsula spaziale riutilizzabile europea.

Il primo passo verso l’autonomia di lancio degli equipaggi

Mission Possible è stato realizzato da The Exploration Company, startup europea che ha sede a Monaco, ma anche stabilimenti in Francia e Italia (a Torino). Con una massa di 1,6 tonnellate e un diametro di due metri e mezzo, Mission Possible è progettata per trasportare circa 300 chili di merci commerciali, inclusi prodotti farmaceutici, cosmetici e piccoli lotti di alcol, tutti custoditi in compartimenti pressurizzati e non pressurizzati.

Nell’ambito del programma Leo Cargo Return Service dell’Agenzia spaziale europea (l’Esa), che vede come altra azienda in corsa per l’appalto la componente italiana di Thales Alenia Space, Mission Possibile promette di essere l’anticamera di Nyx, un veicolo spaziale in grado di trasportare quattro o cinque astronauti. The Exploration Company ne ha presentato un modello al recente Salone dell’aeronautica e dello spazio di Parigi, dotato di finestrature e comandi touchscreen. La variante per il trasporto degli equipaggi potrebbe essere realizzata entro dieci anni, con un budget stimato di un miliardo di euro, in attesa del supporto degli stati membri dell’Esa durante la prossima Conferenza ministeriale di Brema, a novembre.

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