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In realtà quelli raccontati da Anderson sono sempre stati amori morbosi, fondati su complicazioni nevrotiche, ossessioni, insoluti, insomma amori tragici come nel suo penultimo film Il filo nascosto in cui la protagonista avvelenava regolarmente il suo amante perché le piaceva vederlo debole e dipendente da lei. Ma a legare i protagonisti del nuovo film, invece, è la storia di una prima cotta. Quella tra l’attore bambino dalla spiccata vena imprenditoriale Gary (interpretato al suo esordio da Cooper Hoffman, figlio dello scomparso amico e interprete di molti film di Anderson, Philip Seymour) ad Alana, la ragazza venticinquenne che non sa bene che cosa fare nella vita e che all’inizio del film si fa pagare per chiedere ai ragazzini del liceo in fila per la foto dell’annuario se vogliono un pettine e uno specchio (Alana Haim, membro insieme alle sorelle del trio musicale californiano Haim, anche lei al suo esordio cinematografico).
Alana Haim e Cooper Hoffman in una scena di Licorice Pizza
Photo Credit: Paul Thomas AndersonNon c’è tragedia in Licorice pizza, ma solo del tenero imbarazzo. Le mani che scappano sul corpo dell’altro e che non si sa dove mettere, le prime scenate di gelosia, gli slanci improvvisi e poi subito sconfessati, le rincorse infinite, come quelle immortalate in maniera sudaticcia nel trailer e nel manifesto pubblicitario del film, che iniziano entrambi nel momento in cui Gary corre dietro alla ragazza più grande con le scarpette col tacco e la minigonna che ha appena visto per la prima volta per dirle che sì vorrebbe un pettine e uno specchio ma pure uscirci a cena. Un invito che lei che ha “almeno una decina di anni in più” del ragazzino che sta accompagnando a farsi scattare la foto per l’annuario scolastico, e che pure trova un po’ irritante, accetta. Non sa per quale motivo.