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Nonostante i problemi della scorsa stagione, tagli sul personale e conseguenti disservizi, le compagnie aeree evidenziano un traffico in forte crescita nel prossimo anno. Ci vorrà molto tempo, però, affinché i disservizi rientrino. In occasione della scorsa edizione del Ttg di Rimini il settore del trasporto aereo ha fatto il punto sui prossimi scenari.
«L’esigenza di crescita deve trovare risposte – spiega Pierluigi di Palma, presidente Enac -. L’innovazione tecnologica è importante a 360 gradi. Il traffico del futuro deve essere attratto da aeroporti di qualità. Oggi si parla concretamente di confrontarsi con l’ambiente. C’è molta effervescenza. La situazione di prezzi è difficile ma le compagnie si stanno impegnando al massimo. La domanda supera l’offerta. Dobbiamo trovare punti di equilibrio».
I segnali da molte parti del mondo sono forti, ma sul lungo raggio ci vorrà ancora un po’ di tempo.
«Si registra una crescita forte dei voli domestici – commenta Armando Brunini, ceo Sea Aeroporti -. Molte compagnie stanno riaprendo ma siamo lontani dai grandi numeri e manca Oriente, Russia e Ucraina. Ci sarà impatto su tariffe e sulla domanda, ma una crescita complessiva sull’industria”.
«La Cina fa timidi segnali ma da altre parti del mondo c’è molta vivacità – aggiunge Ivan Bassato, chief aviation officer Aeroporti di Roma – Ci sono crisi energetica e inflazione ma anche una grande voglia di muoversi. Non solo, c’è voglia di Italia. Le compagnie aeree stanno pianificando la summer 2023 con numeri molto elevati. Non dimentichiamo che la sostenibilità ha bisogno di risorse quindi dobbiamo essere pronti ad accogliere la domanda in crescita ma essere anche molto flessibili per affrontare cambi di marcia».
«Le compagnie continuano ad investire – conferma Gabriella Galantis, senior director sales Southern Europe Lufthansa Group – Per quanto riguarda l’aumento tariffe è difficile fare previsioni. La voglia di viaggiare c’è ed il leisure è molto vivace».
«Dopo la pandemia ci siamo rimessi in moto – sottolinea Fabio Ghiringhelli, country manager Italy Emirates -. C’è molta attenzione all’ambiente e a come riciclare il materiale. Ma sono molti i costi per adeguare le nostre capacità. Abbiamo variabile carburante che è cresciuto del 130% in più. Mancano equipaggi e aerei ancora fermi. Stiamo cercando di recuperare».