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Negli anni, Europa, la luna ghiacciata di Giove, e alcuni dei satelliti di Saturno hanno ricevuto grande attenzione da parte delle sonde spaziali inviate dalla Terra. Ora è arrivato il turno di Ganimede.
Ganimede è la luna più grande di Giove ed è considerata un “mondo oceanico”, un luogo con acqua sotterranea che potrebbe essere abitabile per forme di vita aliene, nonostante il freddo e la grande distanza dal Sole. L’Agenzia spaziale europea (Esa) vuole osservare la luna sfruttando lo Jupiter Icy Moons Explorer, o Juice, il cui lancio è previsto per le 14:15 del 13 aprile dallo spazioporto dell’agenzia a Kourou, nella Guyana francese. L’ambiziosa missione scientifica inizierà quando Juice arriverà nel sistema di Giove, nel 2031. “Metteremo Ganimede sulla mappa – dice lo scienziato dell’Esa Olivier Witasse –. Abbiamo buone ragioni per credere che sotto la crosta della luna ci sia molta acqua liquida. È un luogo dove potrebbe nascere la vita, e questo è affascinante“.
Il viaggio di Juice
Prima però la sonda dovrà arrivare a destinazione. L’esploratore robotico, alimentato a energia solare, intraprenderà un lungo volo, peraltro non diretto. Poiché si tratta di un veicolo spaziale piuttosto pesante, Juice ha bisogno di un aiuto gravitazionale per raggiungere la sua meta, aggiunge Witasse. L’anno prossimo la sonda effettuerà un flyby della Terra, per poi fiondarsi intorno a Venere nel 2025 e compiere successivamente altri due flyby della Terra. Alla fine, Juice avrà raggiunto una velocità sufficiente e si troverà sulla traiettoria giusta. L’itinerario prevede poi un viaggio di otto anni verso Giove.
Il gigante gassoso, che non è mai diventato abbastanza massiccio da innescare reazioni di fusione nel suo nucleo come una piccola stella, possiede tuttavia una collezione di oltre 90 lune, che ne fanno un mini sistema solare a sé stante. Juice esplorerà il trio di lune ghiacciate di Giove, tutte considerate mondi oceanici. C’è Europa, una luna geologicamente attiva, che potrebbe avere attività vulcanica nel sottosuolo e oceani a pochi chilometri sotto la superficie; Callisto, una luna gelida e geologicamente morta; e infine Ganimede, che sembra essere una via di mezzo tra le altre due (anche se non lo possiamo ancora dire con certezza assoluta, dal momento che non ci siamo mai stati).
È probabile che Ganimede abbia delle caratteristiche speciali. Non è solo la luna più grande di Giove, ma anche la più grande dell’intero sistema solare: ha le dimensioni di Mercurio e della nostra luna messi insieme. Ospita una quantità di acqua liquida circa sei volte superiore a quella della Terra, che però potrebbe essere nascosta sotto oltre 150 chilometri di ghiaccio, spiega Witasse. Un altro aspetto che rende unica Ganimede è il nucleo ferroso che genera il suo campo magnetico, l’unico corpo roccioso del sistema solare in grado di farlo oltre a Mercurio e alla Terra.
La strumentazione a bordo
Juice è dotata di numerosi strumenti che permetteranno agli scienziati di esaminare questi corpi celesti da lontano, tra cui una fotocamera ottica ad alta risoluzione chiamata Janus, un altimetro laser, Gala, per misurare la deformazione mareale di Ganimede (che è causata dell’attrazione gravitazionale di Giove), un submetro per misurare l’energia di Ganimede, Swi, uno strumento a onde submillimetriche che esaminerà l’atmosfera di Giove e un magnetometro chiamato J-Mag per studiare l’interazione dei campi magnetici di Giove e Ganimede. “La serie completa di strumenti all’avanguardia della sonda fa di Juice il prossimo passo nella scienza – afferma Alessandro Atzei, ingegnere del progetto –. Ci aspettiamo di fare molte nuove scoperte, per esempio sulla composizione del campo magnetico, sul materiale delle lune e sull’atmosfera di Giove“.