mercoledì, Settembre 10, 2025

Milan-Inter, semifinale Champions: perché deve essere trasmessa in chiaro

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La semifinale di Champions League Milan-Inter deve essere trasmessa in chiaro. È questo il messaggio dell’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) ad Amazon Prime Video, che ha diritti della partita. In sostanza, ora Amazon dovrà tornare un partner a cui cedere “a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie” i diritti della partita.

La regola

Riavvolgiamo il nastro. Dal 9 maggio sono in programma le semifinali di Uefa Champions League. Il 10 e 16 si giocano le due che vedono affrontarsi Inter e Milan. E secondo l’Agcom, per le due partite deve essere prevista la trasmissione in chiaro. Lo prescrive l’articolo 33 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi, in base al quale, con una delibera del 2012, l’Authority ha indicato una lista di eventi, nazionali e non, che sono considerati di rilievo per la cittadinanza. In questi casi, i gestori dei servizi media sono tenuti ad assicurare la diffusione su palinsesti in chiaro, in diretta o in differita, in forma integrale oppure parziale. Tra questi eventi ci sono anche “la finale e le semifinali della Champions League e della Europa League qualora vi siano coinvolte squadre italiane”.

Lo streaming

Quindi Milan-Inter e Inter-Milan devono prevede una trasmissione aperta a tutti, è il messaggio dell’Agcom a Prime Video, la piattaforma streaming di Amazon. La piattaforma di streaming Amazon Prime Video si è aggiudicata i diritti per trasmettere in esclusiva e in diretta in Italia, nel triennio 2021-2024, le 16 migliori partite del mercoledì sera della Uefa Champions League di calcio. Finale della Supercoppa Uefa inclusa, “per tre stagioni, a partire dalla prossima (2021/22)”, ha annunciato Amazon con una nota.

Già principale concorrente di Netflix per quanto riguarda film, documentari e serie tv, Prime Video si è consolidata con lo streaming live del calcio, grande passione nazionale, sfidando sia Dazn sia Sky e rivoluzionando il mercato italiano dei diritti tv del calcio.

La decisione

Ora però anche Prime Video potrebbe essere costretta a rinunciare a una fetta dei suoi introiti in abbonamenti alla piattaforma, rilasciando in chiaro le partite Milan-Inter e Inter-Milan di Champions. Secondo l’Agcom i due appuntamenti non possono essere trasmessi “in esclusiva e solo in forma codificata, al fine di assicurare ad almeno l’80% della popolazione italiana la possibilità di seguirlo gratuitamente senza costi supplementari”. 

La nota dell’Agcom, pertanto, avverte la società di streaming che deve attivare la procedura prevista in questi casi. Ovvero cedere i diritti. Nello specifico, spiega l’Authority, formulando una “proposta di cessione, a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie, dei diritti che permettono la trasmissione di tale evento alle condizioni previste al comma 1 e 4. Qualora nessun’emittente qualificata formuli alcuna offerta o non la formuli a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie, l’emittente titolare dei diritti ha facoltà di esercitarli in deroga alle condizioni di cui al comma 1”.

Tradotto: Prime Video deve cedere i diritti. E deve farlo a condizioni convenienti e accessibili per aziende che possano trasmettere in chiaro le partite. Rai e Mediaset in primis.

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