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Google Lens aggiunge una nuova utile funzionalità al proprio parterre, dedicandosi all’osservazione della condizione della pelle. La popolare app basata sul riconoscimento di ciò che si inquadra con la fotocamera dello smartphone, può così fungere da primo step per chi vuole saperne di più su eventuali problematiche che possono apparire su viso o altre parti del corpo. Ovviamente non si tratta di un sostituto del medico in carne e ossa, ma una prima analisi per poter comprendere qualcosa di più sulla salute della propria pelle.
La cute è l’organo più esteso del corpo e contribuisce per il 16% circa del peso complessivo dell’organismo: non è dunque sorprendente come una larga fetta di popolazione sia colpita da problemi più o meno gravi e diffusi. Dall’acne che tormenta gli adolescenti fino a patologie più debilitanti come la psoriasi, la dermatite atopica, la scabbia e infezioni varie, la salute della pelle è spessa messo a rischio da manifestazioni che sarebbe meglio curare il prima possibile. Ed è in questa fase di primo controllo che si piazza la funzione di Google Lens: si inquadra la zona interessata tramite l’app, che scatta una foto e la mette a confronto con i risultati reperibili in rete così da avere una prima scrematura. Dopodiché è meglio recarsi dal medico competente così da agire in modo più accurato.
Sarà possibile sfruttare la novità su Google Lens installata a bordo di smartphone Android oppure su iPhone e va da sé che servirà una connessione a Internet attiva per poterla utilizzare. Come anticipato allo scorso Google I/O, Lens sarà presto integrato anche nel chatbot di casa chiamato Bard con la possibilità di includere le foto nella barra di ricerca con interazione tramite linguaggio naturale, così da facilitare e velocizzare le ricerche.