Questo articolo è stato pubblicato da questo sito
Lo stabilimento comprende tre bacini di decantazione, uno in funzionamento, uno di attesa e uno in manutenzione. La rialimentazione della falda avviene soprattutto in inverno, d’estate viene ridotta e si utilizza quell’acqua che è stata stoccata in inverno. In seguito avviene la rimozione di piccole particelle e l’acqua si dirige verso i filtri che eliminano i pesticidi.
Successivamente, l’acqua viene lasciata in bacini che occupano oltre 12 ettari in una zona verde molto ricca dal punto di vista della biodiversità per la presenza di più di 60 specie di uccelli e altre specie vegetali.
Telecontrollo
L’impianto ha anche una stazione di telecontrollo, dove viene seguito il processo 24 ore su 24 7 giorni su 7. Le due missioni principali del telecontrollo sono il monitoraggio e la gestione delle allerte. Il sistema gestisce gli stabilimenti per soddisfare i bisogni dei territori e il riempimento dei serbatoi di acqua potabile tenendo il costo dell’energia che varia tra il giorno e la notte.
Il Cirsee
Poco distante dallo stabilimento si trova il Centro internazionale della ricerca sull’acqua e l’ambiente (Cirsee), il più antico polo di ricerca del gruppo Suez. Il centro ha l’obiettivo di realizzare soluzioni tecniche innovative per la produzione e la distribuzione dell’acqua potabile. Per farlo, si basa su 7 piattaforme tech e tre laboratori di avanguardia. La piattaforma TreatLab è dedicata allo studio degli agenti chimici per il trattamento dell’acqua potabile. MemLab si concentra invece sui procedimenti che impiegano le membrane per trattare le acque reflue o i fiumi inquinati per il riutilizzo dell’acqua. PipeLab studia le interazioni tra l’acqua e i materiali utilizzati per la rete di distribuzione per prolungare la vita delle condotte e preservare la qualità dell’acqua nelle reti. SensorLab si occupa degli strumenti che contribuiscono allo studio di settori specifici della rete. BioprocessLab è invece dedicato del trattamento delle acque reflue per eliminare gli agenti inquinanti e ricavare carbonio sotto forma di biogas. PlastLab è specializzato nei rifiuti a base di materie plastiche e, infine, BioresourseLab si occupa dei rifiuti organici.
Il Po
In Italia il gruppo Suez ha avviato un progetto di ammodernamento ed estensione dell’impianto di potabilizzazione delle acque del fiume Po per Torino. L’investimento è di circa 85 milioni di euro e prevede la costruzione in 5 anni di nuove linee di trattamento che consentono un incremento della capacità di approvvigionamento di acqua potabile da 2,5 metricubi al secondo a 3,5 metricubi secondo. Gli impianti di potabilizzazione del Po sono responsabili del 17 % dell’acqua potabile prodotta e distribuita da Società metropolitana acque Torino (Smat) che utilizza una rete di 11.100 chilometri per l’erogazione di una portata media giornaliera di 7.000 litri al secondo nel giorno di massimo consumo.
Tra le innovazioni maggiori ricordiamo le sezioni di ultrafiltrazione con membrane in pressione e immerse, che garantiranno una maggiore qualità dell’acqua, e il trattamento con ozono, che migliorerà la rimozione delle sostanze organiche e dei microrganismi e associato ai carboni attivi, migliora anche il processo di rimozione dei microinquinanti.