mercoledì, Settembre 10, 2025

The Last of Us, arriveranno gli spin-off?

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The Last of Us, l’adattamento Hbo della celebre saga di videogiochi (da noi diffusa su Sky e Now), è stata una delle sorprese seriali dell’anno. Anzi, verrebbe da dire conferme: già i vari titoli videoludici avevano conquistato il pubblico anche per il loro storytelling accattivante e struggente, la loro trasposizione in episodi, gestita con rispetto e inventiva dagli showrunner Craig Mazin (una garanzia dopo Chernobyl) e Neil Druckmann (già sviluppatore del gioco), ne ha confermato e allargato ulteriormente gli orizzonti narrativi. Ma non è finita qui: è già sta stata confermata una seconda stagione che – per il momento – vedrà il ritorno dei protagonisti Ellie e Joel interpretati da Bella Ramsey e Pedro Pascal. L’attuale sciopero degli sceneggiatori e degli attori a Hollywood ha bloccato le riprese dei nuovi episodi e quindi dovremo forse attendere fino al 2025 per rivederli sullo schermo. Nel frattempo i fan lavorano di fantasia, chiedendosi se ci possano essere in futuro anche alcuni spin-off.

Com’è noto, la serie tv di The Last of Us segue in maniera piuttosto fedele l’andamento dei videogiochi e quindi la seconda stagione dovrebbe coprire il secondo videogame uscito nel 2020. Ciò non toglie che questo universo sia così vasto e tentacolare da offrire innumerevoli possibilità di espansione. Del resto anche lo stesso Mazin non esclude questa ipotesi, sebbene se ne tiri in qualche modo un po’ fuori: “Non ne abbiamo parlato specificatamente perché siamo ancora così focalizzati sulla trama principale. Ma non sono contro l’idea di altre serie che attingano da questi personaggi o da questo mondo“, ha detto in un’intervista a The Wrap: “Solo non so su quanto altro The Last of Us possa lavorare io in prima persona. Voglio dire, queste serie sono così grandi che sto bruciando uno dei pochi decenni che mi rimangono nel raccontare questa storia”.

Quindi ben vengano altre storie parallele, ma affidate ad altri autori: “In linea di principio non ho nulla in contrario. E sono sicuro che anche Neil [Druckmann, ndr] sarebbe interessato. Se fosse qualcosa di sensato non vedo perché dire di no“. L’unica preoccupazione di Mazin è che al centro rimanga sempre la fedeltà a The Last of Us: “La mia grande speranza è che se ci fosse qualcosa di questo tipo, fosse fatto sempre con la stessa cura e lo stesso rispetto che stiamo mettendo nella serie in questo momento”. Neanche Hbo si è espressa ufficialmente sulla possibilità di altri progetti, ma le promesse ci sono tutte: Mazin e Druckmann hanno dimostrato di poter compiacere i fedelissimi del videogame anche prendendosi delle libertà narrative inedite (come nella storia di Bill e Frank nell’episodio 3 o nell’invenzione del personaggio di Melanie Lynskey, Kathleen). Di sicuro, in questo mondo apocalittico ma ancora pieno di speranza e umanità, ci sono ancora infinite storie da raccontare. Forse, basta solo pazientare.

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