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Un team di ricercatori della Northwestern University, nell’Illinois, ha sviluppato la prima intelligenza artificiale in grado di progettare robot partendo da zero. Per testare la loro AI, i ricercatori hanno fornito al computer una semplice richiesta: progettare un sistema in grado di camminare su una superficie piana. Mentre la natura ha impiegato miliardi di anni per evolvere le prime specie che camminano, il nuovo algoritmo pensato da Sam Kriegman e il suo team ha compresso l’evoluzione alla velocità della luce, progettando una macchina che cammina efficacemente nel giro di pochi secondi. “Prima che qualsiasi animale potesse correre, nuotare o volare nel nostro mondo, ci sono stati miliardi di anni di tentativi ed errori. Questo perché l’evoluzione non è dotata di previsione e non può sapere in anticipo se una mutazione specifica sarà vantaggiosa o dannosa – ha spiegato il ricercatore, sottolineando la portata innovativa del suo progetto -. Noi abbiamo scoperto il modo di superare questa limitazione, abbreviando istantaneamente miliardi di anni di evoluzione”.
Un robot di gomma
I ricercatori della Northwestern University considerano la loro nuova AI come un passo successivo nell’esplorazione del potenziale della vita artificiale, dopo il loro precedente sviluppo di dispositivi viventi fatti interamente di cellule biologiche, che aveva fatto discutere molto qualche anno fa. Questo robot progettato dall’AI è poco appariscente, piccolo, morbido, deformabile, dotato di tre gambe e attualmente realizzato con materiali inorganici.
Partendo da un blocco delle dimensioni di una saponetta in grado di oscillare ma non di camminare, l’intelligenza artificiale ha rapidamente iterato il suo progetto, valutando e aggiornando la struttura del blocco simulato a ogni passo. Dopo soli nove tentativi, l’intelligenza artificiale ha generato una macchina in grado di camminare con una velocità pari alla metà della lunghezza del suo corpo al secondo. Il risultato di questo esperimento non assomiglia a nessun animale che abbia mai camminato sulla Terra.
Per testare la simulazione nel mondo reale, i ricercatori hanno stampato in 3D una forma del robot e la hanno riempita di gomma siliconica liquida. Il silicone solidificato risultante era morbido e flessibile. Pompando continuamente aria nel corpo di gomma, i ricercatori hanno ottenuto una locomozione lenta ma costante, mentre le gambe della macchina si espandevano e si contraevano producendo un movimento rettilineo coerente.
Un corpo innaturale
Il design “pensato” dell’intelligenza artificiale include un’aggiunta curiosa: alcuni fori disposti a caso lungo il corpo del robot. I ricercatori ipotizzano che questi fori riducano il peso e aumentino la flessibilità, permettendo al dispositivo di piegare le gambe per camminare, ma ancora rimangono diversi dubbi sulla “creatura” amorfa progettata dall’AI. Soprattutto sulle altre caratteristiche inusuali del robot, come le pinne sulla schiena e la faccia piatta, che sembrerebbero rimanere frutto della più totale casualità dell’algoritmo.