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Secondo il governo di Kyiv, ci sono tanti modi in cui si possono sostenere le truppe dell’Ucraina che combattono contro le forze di invasione della Russia. Uno di questi è costruire a casa propria piccoli droni da 20 centimetri. Si tratta dell’iniziativa Droni del popolo, lanciata dall’organizzazione non governativa ucraina Victory drones, e sponsorizzata dal ministro per la Trasformazione digitale, Mykhailo Fedorov, che ha esortato la popolazione civile a partecipare.
Dopo ormai due anni dall’inizio dell’invasione su larga scala, l’Ucraina si trova in una situazione di grande incertezza per il futuro. Il risultato incerto delle prossime elezioni in Unione europea e negli Stati Uniti potrebbe portare a una riduzione del sostegno militare fornito finora dall’Occidente, in caso di una vittoria dell’ex presidente statunitense Donald Trump o dell’estrema destra europea allineata con il governo ungherese di Viktor Orban, il cavallo di Troia del presidente russo Vladimir Putin in Europa.
Per questo, le forze armate ucraine stanno risparmiando sull’artiglieria e puntando sempre di più sui droni, decisamente più economici e con un alto grado di efficienza e precisione. L’iniziativa Droni del popolo è un segno di questa nuova strategia, che va di pari passo con la forte crescita del settore di ricerca, sviluppo e produzione industriale di droni militari nel paese.
Mykhailo Fedorov, con un post su Facebook, ha esortato la popolazione ucraina a partecipare all’iniziativa, con l’obiettivo di completare almeno 1 milione di droni Fpv (first person view, che consentono di vedere l’area circostante) entro la fine del 2024. Il sito di Victory drones ha messo a disposizione un corso gratuito di ingegneria per costruirli, offrendo lezioni su Zoom, l’elenco dei componenti, degli strumenti e dei materiali per progettarli e assemblarli.
Il costo è molto basso e oscilla sotto i 50 euro. Tutte le fasi di costruzione possono essere condivise e monitorate dalla comunità di ingegneri che si sono resi disponibili a sostenere il progetto. Una volta assemblati, i droni vanno consegnati agli istruttori di Victory drones per i controlli di qualità, efficienza e antisabotaggio e se li superano tutti vengono trasferiti direttamente alle forze armate. Dall’inizio dell’anno, quando è stata lanciata l’iniziativa, a oggi, sono già stati consegnati 100 droni alle forze armate, di cui l’80% non ha avuto bisogno di alcuna regolazione o correzione.