venerdì, Settembre 5, 2025

In India si usa l'intelligenza artificiale per abbattere le zanzare portatrici di malaria e dengue

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L’innovazione sanitaria in India passa (anche) da una zanzara. Il Dipartimento per l’Amministrazione municipale e lo Sviluppo urbano dello stato dell’Andhra Pradesh, nel sud est del Paese, lancerà presto una nuova tecnologia anti-zanzare: il suo Smart Mosquito Surveillance System, un progetto pilota che impiega l’intelligenza artificiale per identificare, monitorare e combattere la proliferazione di zanzare portatrici di malattie infettive come dengue, malaria e chikungunya.

Le cose da sapere

Il progetto anti-zanzare

Il progetto, che coinvolgerà 66 località in sei città (Visakhapatnam, Vijayawada, Kakinada, Rajamahendravaram, Nellore e Kurnool), si basa prima di tutto su sensori IoT intelligenti, dispositivi simili a piccole stazioni meteorologiche urbane, che però non si limiteranno a rilevare temperatura e umidità.

Ogni sensore è infatti dotato di capacità di riconoscimento automatizzato, in grado di identificare la specie di zanzara, il genere e la densità di popolazione in un’area circoscritta. Non solo: questi sensori invieranno allerte automatiche alle autorità se sarà superata una soglia critica. Ancora, saranno impiegati dei droni per la distribuzione mirata di larvicidi, coprendo vaste aree in modo rapido, riducendo l’uso di agenti chimici e i costi operativi. Infine, una dashboard centralizzata raccoglierà i dati in tempo reale, facilitando interventi mirati di disinfestazione, in coordinamento con gli ospedali locali, che invieranno rapporti giornalieri sui casi di dengue, malaria e chikungunya. Il sistema è anche integrato con due app: Puramitra (per i cittadini) e Vector control app (per gli operatori), facilitando la segnalazione dei focolai e il tracciamento delle attività di disinfestazione.

Le altre tecnologie

Non è la prima volta che l’India mette in campo la tecnologia per combattere le zanzare: negli anni sono nate Moskeet, che usa intelligenza artificiale e machine learning per la sorveglianza in tempo reale e la previsione delle epidemie trasmesse da zanzare. Nel nord, a Jaipur, è appena stata lanciata una mappatura dei ristagni d’acqua grazie a droni e AI, attività portata avanti anche dalla città di Surat. La vera innovazione, in questo caso, non sta solo nella tecnologia impiegata, ma nella strategia operativa, che guarda ad una sostanziale prevenzione proattiva in una nazione, quale è l’India, nella quale la stagionalità dei monsoni è da sempre legata a picchi epidemici. E i cambiamenti climatici rendono sempre meno prevedibili ma più critici i focolai di malattia.

Non solo malaria

L’elefante asiatico infatti non ha ancora debellato la malaria, anche se negli ultimi anni ha fatto progressi notevoli nella riduzione dei casi e dei decessi: resta endemica in molte regioni, soprattutto nelle zone rurali, forestali e nei distretti tribali di stati come Orissa, Chhattisgarh, Jharkhand e Madhya Pradesh. E oltre alla temuta malaria, nel paese sono diffuse altre gravi malattie virali o parassitarie veicolate da diversi tipi di zanzare: come la dengue, che minaccia anche le aree urbane, la Chikungunya e anche il virus Zika, rilevato in India per la prima volta nel 2017. Una ragione in più per rendere più urgente la necessità di tecnologie intelligenti per una sorveglianza più capillare, tempestiva ed efficace. A prova d’insetto.

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