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Un terremoto potentissimo e uno tsunami hanno colpito la Kamchatka. C’è stato un sisma tra i più violenti mai registrati al largo delle coste della penisola di Kamchatka, nella Russia orientale, che ha provocato uno tsunami di diversa intensità nel Pacifico. Il sisma è stato di magnitudo 8.8 della scala Richter ed è stato registrato alle ore 11.24 di mercoledì 30 luglio (ora locale) e secondo l’ente statunitense per il monitoraggio dei terremoti, segue un precedente evento di 7.4 del 20 luglio.
Il terremoto ha avuto epicentro in un punto vicino a quello dove nel 1952 è stato registrato un sisma di magnitudo 9. Uno dei più potenti e distruttivi mai registrati dall’uomo, se si considera che la scala Richter si articola da un minimo di zero a un massimo di 13.
L’epicentro del terremoto
Allerta terremoto e tsunami in Kamchatka e in tutto il Pacifico. L’epicentro è stato localizzato a una profondità di 20,7 chilometri ed era situato a 119 chilometri a est-sud-est di Petropavlovsk-Kamchatsky. Il terremoto, essendo superficiale e molto potente, è stato sufficiente a generare onde molte alte o uno tsunami.
L’allerta tsunami
Dopo il sisma è stata diffusa un’allerta tsunami in varie zone che si affacciano sul Pacifico. In particolare, in Russia, in Giappone e negli Stati Uniti. Proprio in Kamchatka onde alte fino a 4 metri hanno provocato la distruzione di alcune abitazioni e l’allargamento delle strade, in particolare nel territorio della città di Severo Kurilsk. Le autorità russe hanno anche registrato numerosi feriti, senza tuttavia fornire finora un numero esatto.
Negli Stati Uniti gli allarmi maggiori hanno riguardato le Hawaii e la costa dell’Alaska. Mentre in Giappone è stata chiusa per sicurezza ed evacuata la centrale nucleare di Fukushima, teatro di un incidente causato da uno tsunami conseguente a un terremoto, ed è stato diramato un alert tsunami nell’isola di Hokkaido.
