lunedì, Settembre 1, 2025

Data center, c'è chi vuole metterne uno dentro una miniera

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Il centro dati nella miniera di Tassullo “è sicuro dal punto di vista sismico e idrogeologico: il contesto geomorfologico delle miniere San Romedio è un’unicità”, ha spiegato Dennis Bonn, consigliere delegato di Trentino DataMine. Ma il posizionamento dell’infrastruttura è strategico anche per via della “presenza della dorsale di fibra che attraversa e raggiunge la Val di Non, che permette a questo data center di collocarsi in prossimità del luogo dove il dato viene creato”. Significa che i dati saranno gestiti nelle vicinanze di dove vengono prodotti e utilizzati, offrendo più velocità di trasmissione e costi inferiori. Intacture, comunque, “è un progetto scalabile” – così l’ha definito Bonn –, quindi potrebbe rivolgersi anche ad altri distretti economici, sia nazionali che internazionali.

Il progetto risale al 2021, i lavori sono iniziati nella primavera del 2024 e l’infrastruttura dovrebbe entrare in attività nel 2026. “Abbiamo scavato sessantamila tonnellate di roccia” per la realizzazione delle sale per i server e la posa del pavimento industriale, raccontava Bonn. “È in corso la posa del pavimento tecnico flottante ed è stato realizzato il cavedio”, il locale tecnico che collega i locali ipogei con la superficie, “alto più di quattordici piani, un grattacielo al contrario” E ancora: “abbiamo posato più di tre chilometri di tubazioni e oltre cinquanta chilometri di cavi, tra cavi elettrici e fibra. Sono in fase avanzata di installazione gli impianti critici: quelli di ventilazione, antincendio, i gruppi elettrogeni di continuità”.

Un progetto replicabile (anche in Europa)?

In prospettiva, Intacture non vuole essere soltanto un centro dati ma un polo dell’innovazione che unisca piccole e medie imprese, startup e talenti, promuovendo la ricerca e lo sviluppo nei comparti dell’intelligenza artificiale, della sicurezza digitale, della salute e dell’energia.

Il ministro delle Imprese Adolfo Urso, nel suo messaggio di saluto, ha collegato l’iniziativa di Tassullo per la valorizzazione degli spazi minerari al Programma nazionale di esplorazione, approvato il 1 luglio dal Comitato interministeriale per la transizione ecologica, che punta a mappare le materie prime critiche italiane per poi avviarne lo sfruttamento. “Vogliamo costruire un quadro aggiornato delle potenzialità minerarie nazionali”, ha dichiarato Urso, “in un’ottica moderna, anche allineata alle priorità europee” sulla decarbonizzazione e l’economia circolare. “Auspico che questa occasione possa rappresentare un punto di partenza”, ha concluso il ministro.

Il data center “in miniera” sviluppato da Trentino DataMine potrebbe essere replicato a livello europeo, secondo la deputata Alessia Ambrosi di Fratelli d’Italia, membro della commissione Politiche dell’Unione europea. “Circa venti giorni fa abbiamo approvato alla Camera dei deputati il disegno di legge delega sull’intelligenza artificiale. In quell’occasione”, ha aggiunto, “ho presentato un ordine del giorno in cui ho chiesto al governo che una delle quattro gigafactory richieste dalla Commissione europea venisse fatta proprio in Italia. Credo che Tassullo la possa ospitare”.

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