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Con Gps jamming si intende la pratica di interferenza dei segnali satellitari che rendono difficoltosa o impossibile la localizzazione geografica. Questo atto di disturbo è salito agli onori delle cronache globali dopo l’annuncio del complicato atterraggio dell’aereo che trasportava la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in Bulgaria ieri domenica 31 agosto. Come funziona il gps jamming e perché può causare numerose problematiche?
Come funziona il Gps jamming
Il Gps jamming descrive l’atto di interferenza che provoca il malfunzionamento dei dispositivi in grado di collegarsi coi segnali satellitari, si può parlare in modo generale di Gnss jamming, includendo anche le altre costellazioni Glonass, BeiDou o Galileo. Gli obiettivi di questa procedura sono i moduli deputati alla ricezione delle comunicazioni gps, che vengono sovraccaricati e/o confusi da onde radio che occupano le stesse frequenze dei segnali satellitari, creando un rumore molto intenso. Il risultato è l’impossibilità dei dispositivi colpiti – dagli smartphone ai sistemi professionali di navigazione di navi o velivoli – di fornire una posizione geografica precisa. Per mettere in atto il disturbo si utilizza un apparecchio noto proprio come jammer che può essere di potenza variabile a seconda delle dimensioni e degli obiettivi. I modelli più piccoli possono costare poche decine di euro, mentre per infrastrutture più prestanti si parla di diverse migliaia di euro.
Il jamming viene utilizzato per esempio per eludere il tracciamento di sistemi antifurto di ultima generazione, ma può anche essere sfruttato per offuscare la localizzazione in occasione di incontri riservati. Vale la pena sottolineare come questa procedura e i dispositivi che la possono mettere in pratica siano illegali in molti paesi, Italia inclusa.
Il caso di Ursula von der Leyen
Secondo quanto riportato dal Financial Times, il jet Dassault Falcon 900LX che ieri 31 agosto stava trasportando la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è dovuto atterrare presso l’aeroporto di Plovdiv in Bulgaria senza poter contare sul sistema di navigazione gps proprio per forti interferenze dovute a gps jamming in loco. I piloti hanno così dovuto affidarsi a mappe in formato digitale caricate su tablet e disponibili in queste situazioni di emergenza, portando correttamente a termine in modo manuale la procedura di atterraggio, durata in tutto 20 minuti circa. Il Financial Times dichiara che i disturbi sarebbero stati causati da una operazione di interferenza russa, come già successo di recente proprio sul suolo di Mosca in risposta agli attacchi di droni ucraini.