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Porta la firma del colosso Dongfang Electric Corporation la pala eolica più grande al mondo, che è stata recentemente installata in Cina. La colossale struttura conta su numeri imponenti dai 310 metri di diametro ai 185 metri di altezza della colonna di supporto della mastodontica turbina da quasi 250 tonnellate, per raggiungere una potenza complessiva di 26,5 megawatt. Battuto in modo netto il precedente record, che era appannaggio di un impianto di Siemens Gamesa montato in Danimarca, in grado di produrre 21,5 megawatt.
L’immagine qui sotto è emblematica, rappresenta il trasporto via mare delle tre gigantesche pale ognuna lunga 153 metri, in grado di coprire una superficie complessiva di 75.000 metri quadrati. La torre di supporto da 185 metri di altezza accoglie in cima il fulcro del sistema installato presso il Wind Power Industrial Park vicino a Fuzhou, nella provincia di Fujian, ovvero la turbina da quasi 250 tonnellate (altro primato mondiale) che può generare teoricamente ogni anno qualcosa come 100 GWh di energia in condizioni normali, quanto basta per alimentare 55.000 abitazioni. L’impianto è stato progettato per funzionare con velocità di vento da minimo 29 km/h, ma può resistere anche a raffiche fino a 200 km/h senza compromettere la propria integrità.
YANTAI, CHINA – AUGUST 01 2025: Tugboats pull a ship carrying three 153-meter-long wind turbine blades off the port to the construction site in the sea in Yantai in east China’s Shandong province Friday, Aug. 01, 2025. These blades are the longest ones for sea-based wind farm. (Photo credit should read TANG KE / Feature China/Future Publishing via Getty Images)Feature China/Getty Images
Secondo i calcoli di Dongfang, la più grande pala eolica al mondo può risparmiare al pianeta circa 30.000 tonnellate di carbone e ridurre le emissioni di CO2 di 80.000 tonnellate, ma rimane sempre attuale il problema sul futuro smaltimento della struttura arrivata a fine vita, come per le altre turbine, anche quelle più piccole. L’impianto è attualmente in fase di test preliminari, i primi risultati sono ritenuti soddisfacenti e la previsione è che si possa entrare in pieno regime nel corso di un anno circa, una volta terminate tutte le prove di fatica e ottenute le opportune certificazioni.
