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Finita la pacchia per i furbetti del piano YouTube Premium Famiglia che offre a prezzo scontato la condivisione all’accesso senza pubblicità e con più opzioni e funzioni al popolare portale video e alla sua controparte musicale a più membri dello stesso nucleo famigliare. Secondo quanto emerso, Google starebbe mettendo in pratica controlli a tappeto per stanare usi contro il regolamento e la discriminante è la posizione geografica. Chi non abita presso la stessa abitazione del titolare del piano può essere estromesso dall’abbonamento e perderne i vantaggi.
I controlli di YouTube
Tutto viene raccontato da un thread su Reddit. Come già capitato con altri servizi simili come per esempio con Netflix, la condivisione di un’utenza tra più persone può portare alla sospensione dell’accesso. Nel caso del piano famigliare di YouTube Premium, il punto di partenza è quello di garantire l’accesso Premium a tutti gli abitanti della casa, ma se qualcuno in realtà vive in un altro posto allora questo requisito fondamentale non sussiste più. YouTube Premium Famiglia costa in Italia 26 euro al mese eliminando le pubblicità e portando in dote funzioni come l’ascolto in background o il download dei filmati e aprendosi a un massimo di cinque utenti e includendo anche l’utilizzo di YouTube Music per ascoltare brani, album, podcast e altri contenuti audio in streaming. La regola dello stesso indirizzo di residenza condiviso era presente sin dal 2023, ovvero al debutto negli Stati Uniti, ma finora i controlli erano stati blandi.
Cosa succede se non si rispetta il requisito
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Le verifiche automatiche sono quindi diventate più frequenti e dovrebbero basarsi su una sorta di check-in elettronico che controlla la reale posizione d’accesso dei vari utenti del piano ogni 30 giorni. In caso di discrepanze, si riceve una mail di avvertimento che porta a una sorta di sospensione dai benefici: l’utente non residente con il resto della famiglia rimane nel gruppo, ma ritorna a visualizzare pubblicità e non può godere dei benefici di YouTube Music. Rimane la possibilità di contestare la sospensione compilando un form e facendo nuovamente accesso così da dimostrare la propria buona fede.
