mercoledì, Settembre 3, 2025

Tren de Aragua, gli Stati Uniti hanno attaccato un'imbarcazione di narcos partita dal Venezuela

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Secondo le ricostruzioni, da allora almeno sette navi da guerra – in alcuni casi dotate di capacità di attacco nucleare – si sono avvicinate al Venezuela. Stando a Reuters gli Stati Uniti avrebbero schierato anche circa 4.500 marines.

La scorsa settimana, il vice capo dello staff della Casa Bianca, Stephen Miller, ha dichiarato che l’obiettivo della strategia è quello di “combattere e smantellare le organizzazioni di narcotrafficanti, i cartelli criminali e le organizzazioni terroristiche straniere nel nostro emisfero“.

Da parte sua, Maduro ha negato che le forze militari statunitensi stiano entrando nel territorio venezuelano. E pur riconoscendo che il paese “affronta la più grande minaccia vista nel continente in un secolo“, ha assicurato che non cederà alle pressioni. “Se il Venezuela venisse attaccato, entreremmo immediatamente in un periodo di lotta armata in difesa del territorio nazionale, della sua storia e del suo popolo“, ha avvertito Maduro.

Anche se storicamente le forze armate statunitensi hanno collaborato in diverse occasioni con i paesi dell’America Latina nella lotta al narcotraffico, non sono mancati episodi controversi. Nel 1989, l’invasione di Panama per catturare l’ex dittatore Manuel Noriega, accusato di traffico di droga, fu condannata dalle Nazioni Unite come “una flagrante violazione del diritto internazionale“. Negli anni Novanta, la cooperazione con la Colombia e il Perù per intercettare voli sospetti fu sospesa in seguito ad alcuni abbattimenti ingiustificati.

Gli analisti riportano che da anni Washington cerca di organizzare incursioni militari in Messico e in altre nazioni dell’America Latina, sotto forma di operazioni mirate contro i cartelli. Ma avvertono anche che la strategia comporta rischi considerevoli.

Interpellato dal New York Times, l’ex contrammiraglio della Marina statunitense James E. McPherson ha avvertito che – al di fuori di circostanze molto specifiche – l’uso della forza militare senza il consenso del paese colpito sarebbe “una grave violazione del diritto internazionale”.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.

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