venerdì, Settembre 5, 2025

Dolcificanti, meglio andarci piano se tenete alla salute del vostro cervello

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L’analisi ha anche rivelato un declino più rapido della fluidità verbale e delle capacità cognitive generali nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che hanno assunto una quantità elevata di dolcificanti. L’impatto delle sostanze è risultato più forte nei pazienti con diabete.

I dolcificanti a contenuto calorico basso o nullo sono spesso considerati un’alternativa sana allo zucchero. Tuttavia, i nostri risultati suggeriscono che nel tempo alcuni di essi possono avere effetti negativi sulla salute del cervello“, ha dichiarato Claudia Kimie Suemoto, docente dell’Università di San Paolo e autrice principale dello studio.

Gli scienziati coinvolti hanno però chiarito che la loro ricerca non dimostra in modo definitivo una relazione causale tra il consumo di dolcificanti e la perdita di funzioni cognitive. Il team ha infatti riconosciuto alcuni limiti del progetto, come il numero ridotto di sostanze analizzate, la scarsa eterogeneità dei partecipanti in termini di nazionalità e i possibili errori nelle informazioni riportate dai soggetti.

Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare i nostri risultati e indagare se altre alternative allo zucchero raffinato, come la salsa di mele, il miele, lo sciroppo d’acero o lo zucchero di cocco, possano rivelarsi succedanei efficaci“, ha aggiunto Suemoto.

Cosa dicono gli organismi internazionali

In generale, le principali autorità sanitarie internazionali raccomandano di ridurre il consumo di zucchero. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) avverte per esempio che l’assunzione eccessiva aumenta il rischio di sovrappeso, obesità, carie e diabete.

L’Associazione internazionale dei dolcificanti sostiene invece che “i dolcificanti a basso o zero calorie [sic], supportati dalla scienza, offrono un modo sicuro per godere della dolcezza riducendo lo zucchero. Con l’aumento dei tassi di obesità e delle malattie non trasmissibili, possono supportare diete più sane“.

L’Oms tuttavia sconsiglia di utilizzarli come strategia per dimagrire, sottolineando che sostituire gli zuccheri liberi – presenti naturalmente negli alimenti o aggiunti dai produttori – con edulcoranti non favorisce il controllo del peso a lungo termine.

È necessario considerare altri modi per ridurre l’assunzione di zuccheri liberi, come il consumo di alimenti con zuccheri naturali, per esempio la frutta, oppure alimenti e bevande non zuccheratiha dichiarato nel 2023 il direttore del dipartimento Nutrizione e sicurezza alimentare dell’Oms Francesco Branca –. I dolcificanti non sono essenziali nella dieta e non hanno alcun valore nutrizionale. Per migliorare la salute, è consigliabile ridurne il consumo fin dalla più tenera età”.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.

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