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Per individuare con maggior precisione il punto di partenza di Grb 250702B, gli astronomi dell’Eso si sono affidati al Very large telescope (Vlt), il suo osservatorio nel deserto di Atacama, in Cile. Grazie a Hawk-I, la straordinaria telecamera dello strumento, il team è riuscito determinare che la sorgente si trova al di fuori della Via lattea. “Il fatto che questo oggetto sia extragalattico significa che è notevolmente più potente” ha dichiarato Antonio Martin-Carrillo, astronomo dell’University College di Dublino e coautore dello studio sul segnale, pubblicato sulla rivista scientifica The Astrophysical Journal Letters.
Il mistero dell’origine
Al momento non è ancora chiara la natura dell’evento che ha innescato questo lampo gamma anomalo. In un comunicato, l’Eso ha ipotizzato che possa trattarsi di una stella massiccia che è collassata su se stessa liberando un’enorme quantità di energia, un evento che però avrebbe dovuto generare un “normale” Grb di breve durata. Un altro scenario plausibile è che il fenomeno si sia verificato in seguito alla distruzione di una stella da parte di un buco nero.
“Non siamo ancora sicuri di cosa l’abbia prodotto, ma con questa ricerca abbiamo fatto un enorme passo avanti verso la comprensione di questo evento estremamente insolito ed entusiasmante“, ha commentato Martin-Carrillo.
Attualmente, il record del Grb più energetico mai registrato risale al 2022 ed è detenuto da Boat (Grb 221009A). In quel caso, l’esplosione è avvenuta a 2,4 miliardi di anni luce di distanza da noi, protraendosi per oltre 10 ore e rilasciando una gigantesca quantità di energia.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.