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Un milione di euro di capitali freschi, un nuovo nome, Hodli, e una sede d’avanguardia nel cuore del Waterfront di Levante firmato dal Renzo Piano Building Workshop. Con queste mosse Hodli (ex Hodlie), startup genovese fondata nel 2023 da tre giovani ingegneri informatici, accelera la sua corsa per diventare il primo gestore patrimoniale crypto in Europa.
L’operazione segna un passaggio decisivo per la società, che nasce come piattaforma B2C di gestione automatizzata di criptovalute e oggi evolve verso un modello più ampio e istituzionale: integrare gli asset digitali in portafogli di investimento regolamentati, capaci di rispondere alle esigenze di compliance e gestione del rischio del mercato del risparmio gestito.
“Bitcoin e stablecoin stanno diventando sistema, ma il mercato del risparmio gestito è ancora frenato dall’assenza di partner in grado di affrontare le sfide di compliance e volatilità di questa nuova asset class”, spiega l’amministratore delegato e cofondatore di Hodli Gianluca Sommariva. “Hodli vuole colmare questo gap costruendo l’infrastruttura che permetta alle crypto di diventare patrimonio con coerenza, consapevolezza e struttura. Siamo orgogliosi di innovare in Italia, ma con un’ambizione che va oltre: il nostro obiettivo è ora di ottenere la licenza europea MiCA (markets in crypto-asset) e diventare il gestore patrimoniale crypto leader in Europa”.
La licenza MiCA (markets in crypto-assets) è il nuovo quadro normativo europeo dedicato agli asset digitali, pensato per garantire trasparenza, sicurezza e tutela degli investitori nel settore delle criptovalute. Ottenere questa autorizzazione significa poter operare legalmente in tutta l’Unione Europea come gestore di crypto-asset, rispettando standard di compliance, gestione del rischio e protezione del risparmio, elementi fondamentali per integrare le criptovalute nei portafogli regolamentati.
Investitori di peso e una community in crescita
All’investimento hanno partecipato nomi di primo piano del mondo fintech e imprenditoriale. Dall’ex country manager Italia di PayPal e co-fondatore di BKN301, Federico Zambelli Hosmer, a Piero Crivellaro, global head of public affairs di Nexi, Matteo Tomagno, direttore operativo di Asia management fund. Ma anche Timothy Cosulich, membro del board di Fratelli Cosulich e Stefano Ceci, startup mentor. Tra i sottoscrittori figura anche Martina Re S.p.A., attiva nell’ambito della gestione del patrimonio immobiliare, con cui Hodli inaugurerà il Net1, primo spazio di innovazione al Waterfront di Levante.
Dal laboratorio universitario al palcoscenico internazionale
La storia di Hodli nasce nel 2020, quando Sommariva e Gianluca Boleto, allora ricercatori in intelligenza artificiale, e Lorenzo Maffia, malware analyst presso l’Onu, sviluppano i primi prototipi di una piattaforma di investimento automatico basata interamente su AI. La startup viene fondata ufficialmente nel gennaio 2023 e in pochi mesi porta sul mercato la versione beta, validando la solidità tecnologica del progetto.
Da allora il percorso di ascesa è stato rapido. Riconoscimenti come la SmartCup Liguria 2022, la finale al Premio Nazionale Innovazione e la selezione al Singapore fintech festival 2023 hanno consolidato la visibilità di Hodli.
Italia come punto di partenza, Europa come orizzonte
Il nuovo round di finanziamento, insieme al rebranding e all’apertura della sede genovese, segna una tappa cruciale. Da startup locale a player internazionale con ambizioni strategiche. “Siamo orgogliosi di innovare in Italia, ma il nostro orizzonte va oltre: vogliamo guidare il futuro della gestione patrimoniale crypto in Europa” conclude Sommariva. Oggi, infatti, l’azienda punta ad ottenere la licenza europea MiCA, con una strategia che punta a crescere dal retail al B2B2C, rafforzando la propria posizione nella gestione patrimoniale crypto basata sull’intelligenza artificiale.