giovedì, Settembre 11, 2025

Quanta System, l'azienda italiana che da 40 anni rivoluziona il mercato dei laser, dal restauro alla chirurgia

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È poco visibile per chi cerca qualcosa di più emozionale, ma l’innovazione in chirurgia è la nostra frontiera”. La medicina traina il fatturato di Quanta System, tra urologia ed estetica. Il suo direttore scientifico Filippo Fagnani quasi si scusa di non avere qualcosa di più appeal per il grande pubblico da raccontare sul presente e sul futuro di questa azienda che nel 2024 ha realizzato un fatturato di 158 milioni di euro (+9,7% rispetto al 2023) e da 40 anni esatti fa luce sul nuovo. Quella dei suoi laser, dalla sua sede di Samarate (in provincia di Varese) oggi raggiunge oltre 150 Paesi distribuiti in ogni continente “per dare ogni volta ai medici quello che serve, anche in applicazione che ancora non esistono e sono ancora solo nelle loro teste” spiega il suo amministratore delegato Girolamo Leonetti. Wired Italia ha incontrato entrambi per scoprire e raccontare il lato emozionale di una innovazione made in Italy che crede di non esserlo.

Innovare a 40 anni

La tecnologia più recente sfornata da Quanta System si chiama Magneto, al momento è l’unica al mondo ad averla e la propone per il trattamento dei calcoli renali. Si tratta di un dispositivo “all in one” che racchiude in sé le caratteristiche di tutti i diversi laser potenzialmente utili per questo tipo di intervento. “Ora si può scegliere come procedere di volta in volta e sul momento – spiega Fagnani – questo permette una maggiore agilità di intervento al medico e consente alle strutture di investire in una sola macchina”.

L’altra direzione di innovazione imboccata dall’azienda sfrutta l’onda dell’intelligenza artificiale, provando a cavalcarla in modo coerente con la propria luce laser e con la propria mission. Oltre a sfruttarla per estrarre dalle immagini più informazioni più velocemente, assieme ad alcuni produttori di robot Quanta System la sta utilizzando per rendere i bracci “operanti” sempre più precisi e autonomi, massimizzandone i vantaggi. “Tra due o tre anni immaginiamo un robot capace di fare tutto da solo, naturalmente sotto la guida e il controllo dell’essere umano – spiega Fagnani – sempre grazie all’ai ne stiamo in parallelo realizzando uno che operi i calcoli renali con il laser, utilizzando le vie urinarie, invece di intervenire sulla schiena del paziente”.

Alle collaborazioni di lungo corso con il mondo della chirurgia, Quanta System sta affiancandone  di nuove con altri settori della medicina. Con la neurologia, per esempio. Prova ne è il progetto dedicato al trattamento dello spasticismo da poco avviato assieme all’ospedale Valduce di Como. “Il laser in questo caso serve per offrire nuova mobilità spiega Fagnani – lo stiamo utilizzando già su 60/70 pazienti e i risultati sono promettenti”.

Laser omogeneo

Per chi opera sempre sull’orlo dell’inedito, la sfida è spesso quella di riuscire a offrire innovazione utile ma, allo stesso tempo, accessibile a più persone possibile. Senza barriere economiche né geografiche. Leonetti lo sa bene: il dilemma tra il guardare avanti e il guardarsi attorno gli si propone ogni giorno. “In un mercato dinamico come quello attuale, è sempre più complesso investire in nuove tecnologie – spiega Leonetti – Non esistono più periodi di stabilizzazione e le aziende faticano ad assicurarsi un ritorno dell’investimento, ma la soglia di accesso pian piano fisiologicamente si abbassa sempre”.

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