venerdì, Settembre 12, 2025

Charlie Kirk, la mappa di tutte le sparatorie avvenute negli Stati Uniti mentre veniva ucciso

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Poiché serve un esercito per difendere la sicurezza di uno Stato libero, non può essere violato il diritto dei cittadini di detenere un arma. Al netto della traduzione, recita così il secondo emendamento alla Costituzione americana. Un testo sulla base del quale le forze conservatrici si oppongono a qualunque regolamentazione sull’uso delle armi negli Stati Uniti.

Un principio che Charlie Kirk, personalità di spicco dell’universo politico ultraconservatore americano, ha difeso a più riprese nel corso della sua carriera. Ma è stata proprio una di quelle armi a causarne la morte. Uno unico, singolo sparo che l’ha colpito mentre parlava proprio di mass shooting alla Utah Valley University ad Orem, nello Utah.

Ma il 10 settembre Kirk non è stato l’unico americano deceduto a causa di un colpo di arma da fuoco. Nella stessa giornata altre 10 persone sono morte, cui si aggiungono 5 sospettati uccisi non si sa se dalle forze dell’ordine, intervenute nella sparatoria, o da altri criminali, e 23 sono rimaste ferite. Nelle ultime 72 ore, i decessi causati da un proiettile sono stati 61, se si contano i 13 sospettati morti, per un totale di 175 sparatorie registrate in tutto il paese.

175 sparatorie in 72 ore

I dati arrivano dal sito di Gun Violence Archives, un’organizzazione non profit nata nel 2013 proprio per documentare i decessi legati alle armi da fuoco negli Stati Uniti. Sulla mappa che rappresenta le sparatorie censite nelle ultime 72 ore si vede un punto anche nello Utah, che fa riferimento all’attentato costato la vita a Charlie Kirk.

Secondo lo stesso portale, dal 1 gennaio ad oggi sono 10.374 gli americani uccisi da un colpo d’arma da fuoco, ai quali si aggiungono 18.955 feriti. Tra i primi ci sono anche 168 minori di 11 anni. Numeri che ribadiscono come negli Stati Uniti esista un problema legato alle armi da fuoco: i dati confermano nell’ultimo decennio non si è mai scesi sotto le 13mila vittime l’anno, con un picco che ha coinciso con la pandemia da Sars-CoV-2.

10.374 morti per arma da fuoco nei primi 9 mesi dell’anno

Lo scorso anno negli Stati Uniti sono venute a mancare 2.851.324 persone. Di queste, 16.725 sono state uccise da un’arma da fuoco. Questo vuol dire che ogni mille decessi, 5,86 sono stati causati dalle armi. Per dare un’idea di cosa significhi, in Italia nel 2023, secondo Istat, sono morte 671.065 persone. Se avessimo lo stesso tasso di incidenza degli Stati Uniti, avremmo dovuto registrare 3.932 vittime delle armi: secondo la Polizia di Stato sono state 101.

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