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All’inizio di ogni episodio di Helluva Boss c’è un diclaimer che avverte circa la presenza di violenza, volgarità, scene di natura sessuale, demoni e umani arrapati, per sottolineare: “quello che vi accingete a vedere non è un cartone animato per bambini”. Nato come spinoff della paladina della comunità Lgbt+ Hazbin Hotel, la serie d’animazione e musical cult di Vivienne Medrano, Helluva Boss ha originariamente debuttato (come Cobra Kai) su YouTube, mietendo milioni di visualizzazioni. In questi giorni la prima stagione è approdata, assieme alla seconda e a un episodio speciale, su Prime Video. Il primo elemento apprezzabile è che Helluva Boss, come Hazbin Hotel, è un’indie, una produzione indipendente: la Medrano. appassionata di animazione, ha esordito su YouTube e dopo il travolgente successo ha lanciato il suo studio indipendente, SpindleHorse Toons.
La serie segue Blitzø (la ø è muta), un diavoletto arrapato a capo della Imp, un’agenzia di assassini a pagamento che uccide umani per conto dei morti appena giunti agli inferi. Per ottenere il grimorio che gli permette di aprire un varco verso l’Adiqua – dove si trovano le sue vittime – il nostro eroe ha sedotto il principe demone Stolas, follemente invaghito di lui. Ad aiutarlo a sterminare umani (che più che meno se lo meritano), c’è la coppia di eterni piccioncini formata da Millie e Moxxie e la sua ribelle e caustica figlia adottiva, Loona. Ogni episodio è intriso di sesso, violenza, parolacce, omicidi, traumi psicologici, numeri musicali e… amore. La storia si concentra su questa manciata di personaggi pittoreschi e dolcemente pervertiti, ma nel corso degli episodi molti altri, altrettanto amabili, fanno la loro entrata, dallo Striker doppiato da Norman Reedus alla star del luna park Fizzaroli, passando per la celebrità musicale Verosika e per la famiglia di Stolas (Stella e Octavia).
I protagonisti di Helluva BossCourtesy of Prime Video